25 ottobre: anniversario di Don Giuseppe Masiero
il 25 ottobre ricorre l’anniversario di Don Giuseppe Masiero, 6° Superiore Generale della Congregazione, anch’egli perito in un incidente stradale (1991) nei pressi di Caracas (Venezuela) insieme a Don Angelo Riva – economo generale – a Don Italo Saran ed al volontario autista Rafael Angel Villanueva Escobar. Nato a Milano il 26/2/1931, frequentò fin da piccolo la parrocchia del Piccolo Cottolengo dove ebbe pure l’avventura d’ascoltare un’omelia di Don Orione. Nel suo curriculum figurano diverse esperienze nel Veneto, quindi a Boston ed in Inghilterra, prima del rientro a Roma nel 1981, consigliere generale incaricato della formazione e della vita secolare. Dal 1987 è stato Superiore Generale, fino alla tragica fine. A lui si deve l’apertura in oriente (Filippine) e nell’Europa dell’est (Romania, Bielorussia, Albania), dando occasione alla Divina Provvidenza di manifestarsi, come già i predecessori. Lo ricordano responsabile, affabile, sereno, attento ai bisogni dei propri religiosi. Peccato abbia dovuto chiudere a 60 anni.
Come del resto il già citato Don Angelo Riva, di Romanò (CO). Di lui ho ricordi personali più diffusi, oltre l’affabilità e la simpatia innata. Ogni volta che transitava per Genova non mancava di farmi visita in ufficio, accomodarsi come se avesse tutto il tempo del mondo, chiedere notizie sulla nostra situazione locale, dare informazioni di prima mano (quasi futura internet) sugli sviluppi dell’Opera. Ti faceva sentire collaboratore importante, partecipe e attivo, non mercenario. I benpensanti dicono ci trattassero così perché eravamo in pochi, mentre oggi … . Ma non è del tutto vero se alcuni superiori, anche giovani, continuano ad usare un approccio familiare. Potrebbe essere imputabile al carattere, ma preferisco leggere una linea di congiunzione fra le origini ed il futuro, un umano rapportarsi tendente al bene, fonte di speranza.