Editoriale

Abbiamo iniziato l’anno 2023 e il mio pensiero si spinge lontano, a 100 anni fa, al 1923, quando Don Orione è stato invitato nella sede dell’Unitalsi a Genova, in Via San Lorenzo. Nel suo discorso profetizzò che le sue case sarebbero sorte come una costellazione sulle alture di Genova. Alcuni presenti vennero conquistati dalle sue parole e decisero di aiutare Don Orione a realizzare il suo “sogno”. Infatti l’anno seguente, il 19 marzo 1924, Don Orione apriva a Genova, in Via del Camoscio 2, nel quartiere di Marassi, la sua prima Casa di carità, grazie all’aiuto di alcuni benefattori. Possiamo dunque già proiettarci su quell’evento per celebrare degnamente i 100 anni di presenza dell’Opera di Don Orione a Genova. Intanto ricordiamo che il Paverano è stato acquistato da Don Orione nel 1933, 90 anni fa, e quindi la celebrazione più immediata per noi sarà proprio questa.

Ora vorrei mettere in risalto la data del 19 marzo. L’apertura della prima Casa è avvenuta il 19 marzo; il benefattore Tommaso Canepa mise a disposizione di Don Orione la propria casa in Via Salita Angeli il 19 marzo 1928… È evidente la devozione di Don Orione per San Giuseppe, a cui affida le sue opere di carità. E a Genova gli Amici e Benefattori si davano appuntamento ogni anno per S. Giuseppe. Il 6 marzo 1935, da Buenos Aires, don Orione scrive ai Benefattori Genovesi: “La festa di San Giuseppe, anniversario del Piccolo Cottolengo Genovese, si avvicina. Come farò, quest’anno, a passare San Giuseppe lontano dai nostri cari poveri del Piccolo Cottolengo, e lontano da Voi, ottime Benefattrici e Benefattori miei e dei nostri poveri? Da quanti giorni che ci penso! Ma dunque per San Giuseppe non ci sarà la solita chiacchierata? La chiacchierata, no, quest’anno, ma la conferenza, sì, che ci sarà e ve la terrà un genovese, e qual Genovese! E che oratore! Altro che il ciabattino del Piccolo Cottolengo [così si definisce Don Orione]. E ci sarò anch’io, in ispirito, s’intende”. Nel 1937 scriverà di nuovo: “So che anche quest’anno vi riunirete per la festa di San Giuseppe. E sa Iddio con qual piacere vorrei trovarmi con voi, ma bisogna pazientare ancora un po’ … Nella festa e sotto gli auspici di San Giuseppe si è aperto in Genova il Piccolo Cottolengo, e San Giuseppe non è solo il celeste Provveditore dei nostri Poveri, ma anche il Santo del Cottolengo, il quale da tutti era chiamato «Don Giuseppe»: Giuseppe Benedetto Cottolengo”.

Cerchiamo dunque di recuperare l’antico spirito di Don Orione e degli inizi della nostra Opera e invochiamo anche noi, con fiducia, San Giuseppe.

don dorino zordan