Qualcuno ci ama per quello che siamo
Al Paverano presentazione e lettura delle poesie di Laura Michelotti
di Davide Gandini
Laura Michelotti vive a Paverano da qualche anno. Pur nell’immobilità del suo corpo è instancabilmente assetata di gioia, di conoscenza, di vita. Appassionata di astronomia e di poesia (e di tante di quelle altre cose belle che un articolo potrebbe essere anche solo l’elenco di esse…) ha raccolto appunti e spunti di riflessione, archiviato articoli di giornale, in decine di raccoglitori ordinatissimamente custoditi nell’armadio giallo della sua cameretta. Dall’amicizia con Natalia Corrieri, dai loro pomeriggi festivi trascorsi insieme, è venuto il dono di un libretto di poesie, con le rime che passeggiano ora assorte ora divertite tra situazioni surreali immaginate e le persone di famiglia che accompagnano la sua vita di ogni giorno, operatori, volontari, amici.
Lunedì 29 giugno le abbiamo lette insieme, e qui vi offriamo un assaggio. Ma se verrete a trovare Laura, potrete accedere all’opera omnia!
Ecco la prefazione, con due scritti di Laura e di Natalia, e qualche poesia.
PREFAZIONE
In una giornata particolarmente brutta per me, in cui respiravo con difficoltà, abbiamo deciso insieme alla mia amica Natalia di sdrammatizzare la situazione, quasi di ridicolizzarla, paragonando il mio respiro al rombo di un motore e scrivendo la prima poesia della serie, intitolata “lo scatarramento”.
Non sapevamo che da questa ne sarebbero nate tante altre!
La poesia ci ha fatto ridere e da quel giorno abbiamo preso l’abitudine di tradurre le nostre emozioni in versi talora anche divertenti, talora malinconici.
In questa occasione ho avuto modo di osservare con più attenzione e gratitudine le persone che ogni giorno mi sono vicine e mi accudiscono.
Ho scoperto così da quanto amore e dedizione io sia circondata.
Vi chiedo un po’ di comprensione per le forme poetiche che non saranno perfette, ma apprezzate l’intenzione e cioè un tentativo di farmi sentire, di ridere con voi, di dire la mia, di creare qualcosa, di darmi voce nonostante la mia situazione così difficile. Anche il rapporto con la mia amica Natalia è diventato più profondo in quanto abbiamo condiviso tanti stati d’animo traducendoli in poesie.
Buona lettura a tutti!
Laura Michelotti
Paverano, 16 maggio 2015, festa di San Luigi Orione
Per Laura
Capita raramente nella vita di incontrare una persona amica, un’anima gentile con cui potersi capire, una dolcezza infinita nonostante la storia della sua vita.
Ha affrontato come un soldato tutto ciò che la vita le ha portato. Per me forse è la più grande amica che mi ascolta e mi parla, seppure con fatica. Una confidente, una sorella, ed è questa la cosa bella!
Ha sempre parole dolci per ognuno, non conosce l’odio per nessuno. Un difetto le trovo soltanto: quando mi fa riordinare prima di andare via, a me che non so gestire manco casa mia!!
Quando la vado a trovare mi immergo in un mare di dolcezza e comprensione e anche se non può parlare, noi due a dispetto della sorte riusciamo persino a cantare………
Con affetto,
Natalia
Le donne del Paverano (8 marzo 2015)
In questa giornata mi piace sottolineare
le qualità delle donne che sono qui a lavorare.
Per loro oggi è come un altro giorno di lavoro, per me è un’occasione
di ringraziarle con grande emozione.
Questi angeli che si danno da fare hanno la capacità particolare
di portare allegria insieme a tanta cortesia,
di farmi sentire tranquilla e in pace anche quando non ne sono capace. Hanno un carattere fermo e deciso, per quando serve agire all’improvviso. Operano con serietà e rigore ma unendolo sempre a tanto amore.
Sono donne speciali e come loro non ci sono eguali.
Lo scatarramento
L’automobile sta rombando e sta tutti emozionando.
Dietro a tutto sto rombare c’è un grande scatarrare
che qualcun dovrà aspirare.
Certo fosse almen benzina, sarebbe ricca la Laurina,
ma siccome è un po’ d’acquetta è una gran disdetta
e la si aspira senza fretta!!!
E’ una gara senza premi, una grande fregatura,
ecco qui la seccatura…per lo men non fa paura….
Una notte d’estate guardando le stelle…
Stella stellina
Che brilli lassù
Gioiello del cielo
Diamante nel nero.
Sembri piccina, spaurita, tremante,
la potenza è però devastante,
la tua grandezza è davvero imponente,
le tue fiamme si elevano tremende.
Nel tuo vorticoso peregrinare
un po’ di spazio vorrei illuminare,
altri pianeti andrai a scaldare,
albe e tramonti potrai creare,
nuova vita potrai generare.
Sempre varia e fantasiosa
un po’ difficile ma pur curiosa.
Stella stellina che brilli lassù
gioiello del cielo,
diamante nel nero……
L’altra faccia di Laura
Chi vede Laura per la prima volta non si deve lasciar ingannare
dalla sua mite apparenza, dal suo parlare.
Con la sua dolcezza vuole sempre comandare.
Chiunque entri nella cameretta, sappia che un lavoro lo aspetta.
Il suo fascino ti avvolge e in qualche lavoro ti coinvolge.
Ha messo in riga un plotone di esecuzione per riordinare ogni faldone.
La sua ossessione è il raccoglitore e lo pensa a tutte le ore.
Ora te lo fa prendere, poi te lo fa spostare, per poi ricominciare.
Con la “scusa” che non può fare niente, fa lavorare tutta la gente.
l sogno di Laura
Una poesia non si può mangiare, nutre l’anima e la mente,
ma di questo al momento non mi importa niente.
Questo è il risultato di un gran pensare.
Dopo tutte le cose che ho detto e che ho scritto,
l’unica cosa che mi interessa in questo momento
è sognarmi in un gran panettone farcito mentre lo addento.
Dentro ci vorrei sprofondare e la crema all’uovo vorrei trovare,
precipitare nella crema al cioccolato, forse in basso dove c’è il mandorlato.
Nel mio sogno un salvagente devo indossare
perché nello spumante non debba annegare.
Cerco voracemente il panettone di rosicchiare
e i canditi di finire prima che gli occhi al mattino debba aprire.
Almeno la linea rimane snella, mi consolerò con quella…
Sognando la pizza…
Mi vedo piccina piccina mentre pattino su di un laghetto di mozzarellina.
Volteggio con i miei pattini come una vera ballerina
nella speranza di assaggiane una fettina.
Scivolo all’improvviso su un’oliva e cadendo nel pomodoro
il suo gusto assaporo.
Mi solleva il cuoco con la sua paletta e mi traghetta
fuori dal bordo in tutta fretta.
Tutta verde d’origano mi riprendo dal pericolo corso
bevendo d’olio un sorso.
Il cuoco ha messo la pizza nel forno,
peccato che la Laurina fosse ancora lì intorno…
ISTITUTO PAVERANO
Quando entri al Paverano tutto quanto sembra un po’ strano,
a cominciar dal tempo che qui scorre molto più lento.
E’ un’altra realtà che tutti vivono con gran dignità,
grazie anche al personale che cerca di darci una vita più normale.
Per far passare le ore non è sufficiente il televisore, occorre tanta fantasia
e con il pensiero poter volare via, volar via sopra ogni cosa
altrimenti la vita sarebbe troppo noiosa.
Molto fan le educatrici per renderci più felici e molto fanno i nostri amici.
Per trovare la serenità forse occorre guardare un po’ più in là,
scendere nella nostra profondità e allontanarsi dalle venalità.
Qui c’è anche una bella chiesa che accoglie senza pretesa
noi che preghiamo… ma non sempre otteniamo.
Così anche noi impariamo che Qualcuno ci ama per quello che siamo.