Laudato si’: Lettera di Papa Francesco – 2a parte – Alesiani

  1. LA QUESTIONE DELL’ACQUA
  • L’acqua potabile, tema di primaria importanza: perché?

L’acqua potabile e pulita rappresenta una questione di primaria importanza, perché è in­dispensabile per la vita umana e per sostenere gli ecosistemi terrestri e acquatici. Le fonti di acqua dolce riforniscono i settori sanitari, agropastorali e industriali. La disponibilità di acqua è rimasta relativamente costante per lungo tempo, ma ora in molti luoghi la domanda supera l’offerta so­stenibile, con gravi conseguenze. La povertà di acqua pubblica si ha specialmente in Africa, dove grandi settori del­la popolazione non accedono all’acqua potabile sicura, o subiscono siccità che rendono diffici­le la produzione di cibo. Un problema particolarmente serio è quel­lo della qualità dell’acqua disponibile per i poveri, che provoca molte morti ogni giorno. Fra i poveri sono frequenti le malattie legate all’acqua. La dissenteria e il colera, dovuti a ser­vizi igienici e riserve di acqua inadeguati, sono un fattore significativo di mortalità infantile.

  • Privatizzare l’acqua potabile?

Mentre la qualità dell’acqua disponibile peggiora costantemente, in alcuni luoghi avanza la tendenza a privatizzare questa risorsa scarsa, trasformata in merce soggetta alle leggi del mer­cato. In realtà, l’accesso all’acqua potabile è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e per que­sto è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani.

  • Abbiamo un debito verso i poveri?

Questo mondo ha un grave debito sociale verso i poveri che non hanno accesso all’acqua potabile, perché ciò significa negare ad essi il diritto alla vita radicato nella loro inalienabile dignità. Questo debi­to si salda in parte con maggiori contributi eco­nomici per fornire acqua pulita e servizi di de­purazione tra le popolazioni più povere.

  • Educarci a non sprecare l’acqua!

Si riscontra uno spreco di acqua non solo nei Paesi sviluppati, ma anche in quelli in via di sviluppo che possiedono grandi riserve. Ciò evidenzia che il problema dell’acqua è in parte una questione educativa e culturale, perché non vi è consape­volezza della gravità di tali comportamenti in un contesto di grande inequità. Alcuni studi hanno segnalato il rischio di subire un’acuta scar­sità di acqua entro pochi decenni.

  • Controllo dell’acqua motivo di conflitto in questo secolo?

… è prevedibile che il controllo dell’acqua da parte di grandi imprese mondiali si trasformi in una delle principali fonti di conflitto di questo secolo.

III. PERDITA DI BIODIVERSITÀ

  • Ogni anno scompaiono migliaia di specie vegetali e animali  che non potremo più conoscere, che i nostri figli non potranno vedere, perse per sem­pre. Per causa nostra, migliaia di specie non daranno gloria a Dio con la loro esistenza né potranno comunicarci il proprio messaggio.
  • Sono importanti perfino… vermi e insetti? Probabilmente ci turba venire a conoscen­za dell’estinzione di un mammifero o di un vola­tile, per la loro maggiore visibilità. Ma per il buon funzionamento degli ecosistemi sono necessari anche i funghi, le alghe, i vermi, i piccoli insetti, i rettili e l’innumerevole varietà di microrgani­smi.
  • Si viene a creare un circolo vizioso in cui l’intervento dell’essere umano per risolvere una difficoltà molte volte aggrava ulteriormente la situazione. Per esempio, molti uccelli e insetti che si estinguono a motivo dei pesticidi tossici creati dalla tecnologia, sono utili alla stessa agricoltura, e la loro scomparsa dovrà essere compensata con un altro interven­to tecnologico che probabilmente porterà nuovi effetti nocivi.
  • Profitto economico a quale prezzo?  Il costo dei danni provocati dall’incuria egoistica è di gran lunga più elevato del beneficio economico che si può ottenere. Nel caso della perdita di alcune specie, stiamo parlando di valori che eccedono qualunque calcolo.
  • E noi possiamo restare testimoni muti?                                                                        Per questo, possiamo essere testimoni muti di gravissime inequità quando si pretende di ottenere importanti benefici facendo pagare al resto dell’umanità, presente e futura, gli altissimi costi del degrado ambientale. Ci sono luoghi che richiedono una cura particolare a motivo della loro enorme importanza per l’ecosistema mon­diale, o che costituiscono significative riserve di acqua e così assicurano altre forme di vita.
  • Quali sono i polmoni del pianeta? Ricordiamo quei polmoni del pianeta colmi di biodiversità che sono l’Amaz­zonia e il bacino fluviale del Congo, o le grandi falde acquifere e i ghiacciai. È ben nota l’impor­tanza di questi luoghi per l’insieme del pianeta e per il futuro dell’umanità. Gli ecosistemi delle foreste tropicali hanno una biodiversità di gran­de complessità, quasi impossibile da conoscere completamente, ma quando queste foreste ven­gono bruciate o rase al suolo per accrescere le coltivazioni, in pochi anni si perdono innume­revoli specie, o tali aree si trasformano in aridi deserti.
  • Il mondo sottomarino…Gli oceani contengono la maggior parte dell’acqua del pianeta, e della vasta varietà di esseri viventi. La vita nei fiumi, nei laghi, nei mari e negli oceani, che nutre gran parte della popolazione mondiale, si vede colpita dal prelievo incontrollato delle risorse ittiche, che provoca diminuzioni drastiche di alcune specie. Addentrandoci nei mari tropicali e subtro­picali, incontriamo le barriere coralline, che cor­rispondono alle grandi foreste della terraferma, perché ospitano approssimativamente un milio­ne di specie, compresi pesci, granchi, molluschi, spugne, alghe. Molte delle barriere coralline oggi sono in continuo de­clino: « Chi ha trasformato il meraviglioso mon­do marino in cimiteri subacquei spogliati di vita e di colore? ».
  • Quale conclusione dobbiamo trarre?  Tutto questo ci aiuta a capire come qualunque azione sulla na­tura può avere conseguenze che non avvertiamo a prima vista, e che certe forme di sfruttamento delle risorse si ottengono a costo di un degrado che alla fine giunge fino in fondo agli oceani. È necessario investire molto di più nella ri­cerca, per comprendere meglio il comportamen­to degli ecosistemi e analizzare adeguatamente le diverse variabili di impatto di qualsiasi modifica importante dell’ambiente.
  • Tutti noi esseri creati abbiamo bisogno gli uni degli altri? Poiché tutte le creatu­re sono connesse tra loro, di ognuna dev’essere riconosciuto il valore con affetto e ammirazione, e tutti noi esseri creati abbiamo bisogno gli uni degli altri.
  • Fare un inventario?                                                        Ogni territorio ha una responsabilità nella cura di questa famiglia, per cui dovrebbe fare un accurato inventario delle specie che ospi­ta, in vista di sviluppare programmi e strategie di protezione, curando con particolare attenzione le specie in via di estinzione.
  1. DETERIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA VITA UMANA
  • E’ migliorata davvero la qualità della nostra vita? Se teniamo conto del fatto che anche l’es­sere umano è una creatura di questo mondo, che ha diritto a vivere e ad essere felice, non possiamo tralasciare di considerare gli effetti del degrado ambientale, dell’attuale modello di sviluppo e della cultura dello scarto sulla vita delle persone.
  • Oggi riscontriamo la disordinata crescita di molte città che sono diventate invivibili dal punto di vista della salu­te, non solo per l’inquinamento originato dalle emissioni tossiche, ma anche per il caos urbano, i problemi di trasporto e l’inquinamento visi­vo e acustico.
  • Ci sono quartieri che sono congestionati e senza spazi verdi sufficienti. Non si addice ad abitanti di questo pianeta vivere sempre più sommersi da cemento, asfalto, vetro e metalli, privati del contatto fisico con la natura. In alcuni luoghi, rurali e urbani, la privatiz­zazione degli spazi ha reso difficile l’accesso dei cittadini a zone di particolare bellezza; altrove si sono creati quartieri residenziali “ecologici” solo a disposizione di pochi, dove si fa in modo di evi­tare che altri entrino a disturbare una tranquillità artificiale.
  • Tra le componenti sociali del cambiamen­to globale si includono gli effetti occupazionali di alcune innovazioni tecnologiche, la disuguaglianza nella disponibilità e nel consumo dell’energia e di altri servizi, la fram­mentazione sociale, l’aumento della violenza e il sorgere di nuove forme di aggressività sociale, il narcotraffico e il consumo crescente di droghe fra i più giovani, la perdita di identità. Sono segni, che mostrano come la crescita degli ultimi due secoli non ha significato in tutti i suoi aspetti un vero progresso integrale e un miglio­ramento della qualità della vita.
  • Le dinamiche dei media e del mondo digitale quando diven­tano onnipresenti, non favoriscono lo sviluppo di una capacità di vivere con sapienza, di pensare in profondità, di amare con generosità. I sapienti del passato, in questo contesto, correreb­bero il rischio di vedere soffocata la loro sapienza in mezzo al rumore dispersivo dell’informazione.
  • La vera sapienza, frutto della riflessione, del dialogo e dell’incon­tro generoso fra le persone, non si acquisisce con una mera accumulazione di dati che finisce per saturare e confondere, in una specie di inquina­mento mentale. Nello stesso tempo, le relazioni reali con gli altri, con tutte le sfide che implica­no, tendono ad essere sostituite da un tipo di co­municazione mediata da internet. Ciò permette di selezionare o eliminare le relazioni secondo il nostro arbitrio, e così si genera spesso un nuo­vo tipo di emozioni artificiali, che hanno a che vedere più con dispositivi e schermi che con le persone e la natura.
  • Aspetti positivi e negativi dei mezzi attuali…                                            I mezzi attuali permettono che comunichiamo tra noi e che condividiamo conoscenze e affetti. Tuttavia, a volte anche ci impediscono di prendere contatto diretto con l’angoscia, con il tremore, con la gioia dell’altro e con la complessità della sua esperienza persona­le.
  • Per questo non dovrebbe stupire il fatto che, insieme all’opprimente offerta di questi prodotti, vada crescendo una profonda e malinconica in­soddisfazione nelle relazioni interpersonali, o un dannoso isolamento.

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