Il Natale di Don Orione a Genova: un sussulto di gioia
Si è rinnovata la tradizionale festa della Famiglia Orionina a Genova. Il Superiore generale ha presieduto la Messa.
20 dicembre 2015. Continuando una tradizione iniziata da Don Orione, anche quest’anno il superiore generale, Don Flavio Peloso, ha celebrato il Natale con la grande famiglia del Piccolo Cottolengo Genovese nella domenica immediatamente precedente.
“Non siamo nel giorno di Natale. Gesù è ancora nascosto nel tabernacolo come era nascosto nel tabernacolo di Maria che è andata a vistare la cugina Elisabetta. Ma come il piccolo Giovanni ed Elisabetta sussultarono di gioia, così noi oggi sussultiamo di gioia per la presenza di Gesù che tra poco si manifesterà”.
La Santa Messa delle ore 10 ha visto riunita la Famiglia Orionina di Genova al gran completo, con rappresentanti di tutte le categorie di ospiti, con il coro a voci miste di ospiti e volontari, con confratelli e suore, amici e collaboratori provenienti dalle varie sedi del Piccolo Cottolengo: Paverano, Camaldoli, Castagna, Via Bosco, Borzoli, Boschetto.
All’omelia, Don Flavio ha parlato del sussulto di Giovanni, di cui riferiva il Vangelo di oggi, del sussulto del cuculo quando, covato in un nido estraneo, sente la vera madre passare vicino. Del sussulto dell’umanità quando Gesù è venuto ad abitare in mezzo a noi, risvegliando lo spirito di figli di Dio. Ha parlato del sussulto della carità che stimola la nostra natura divina. Ha concluso dicendo che il Piccolo Cottolengo Genovese è un grande richiamo di Dio che fa sussultare Genova. Anche Salvatore Sommariva, un importante e ricco uomo d’affari di Genova, ebbe un sussulto alla porta del Piccolo Cottolengo e disse a Don Orione: “Non credevo in Dio, ma ora ci credo perché l’ho visto alle porte del Cottolengo”. Chi vede la carità vede Dio.
E’ seguito il pranzo, ancora tutti insieme, come lo eravamo in chiesa, con uguale gioia e familiarità.
“È il 12° anno che vengo per il Natale di Don Orione al Piccolo Cottolengo di Genova, e sempre volentieri”, ha detto Don Flavio. “Qui si respira con più verità l’umiltà della nostra condizione umana e la bontà della Provvidenza di Dio. Qui si capisce cosa sia la vita quanto c’è Gesù al centro del nostro presepio”.
Nel pomeriggio, al Teatro del Centro Von Pauer, ancora tutti insieme per lo spettacolo natalizio, semplice e gioioso offerto dai nostri buoni figlioli, ospiti e volontari delle varie case di Genova. Una ricostruzione degli eventi natalizi con scene, poesie, canti in cui tutti si sono sentiti protagonisti e valorizzati. Compresi gli spettatori. Cose d’altro mondo. Cose da Cottolengo.
DFP