8 marzo. Alzati in piedi
Il Cardinale Stefan Wyszynski, durante la drammatica prigionia (1953/1956), scrisse una delle pagine più belle non solo del suo diario, ma di quanto si possa dire, semplicemente, della vocazione della donna al cospetto di Dio ed in aiuto dell’uomo:
“Mi ripeto: tutte le volte che una donna entra in camera tua, alzati sempre, anche se sei occupatissimo.
Alzati sia che sia entrata la madre superiora, o suor Kleofasa, che accende la stufa.
Rammentati che ella ti ricorda sempre l’Ancella del Signore, al cui nome tutta la Chiesa si alza in piedi e alla quale questa donna è più strettamente legata di te.
In questo modo paghi il tuo debito nei confronti della tua Madre naturale, che ti ha servito con il proprio sangue e con il proprio corpo…
Alzati in piedi e non esitare, vinci la tua presunzione maschile ed il tuo autoritarismo.
Alzati in piedi anche se fosse entrata la più derelitta delle Maddalene, soltanto allora avrai imitato fino in fondo il Tuo Maestro, che si è alzato dal Trono alla destra del Padre, per andare incontro all’Ancella del Signore… solo allora avrai imitato il Padre Creatore, che ha mandato Maria in aiuto di Eva.
Alzati senza indugi, ti farà bene “.
- Wyszynsky, Appunti dalla prigione, CSEO Biblioteca, Bologna 1983, 240.