Maggio: il mese dedicato alla Madonna
* “In questo periodo desideriamo rivolgerci in modo speciale a Colei che nella “notte” dell’attesa dell’avvento cominciò a splendere come una vera stella del mattino”
* “ Desidero anch’io avviare la mia riflessione sul significato che ha Maria nel mistero di Cristo e sulla sua presenza attiva ed esemplare nella vita della Chiesa”
* “I fedeli innalzano i loro occhi a Maria la quale rifulge come modello di virtù davanti a tutta la comunità degli eletti”
PARTE PRIMA:
MARIA NEL MISTERO DI CRISTO
A- MARIA, PIENA DI GRAZIA
E’ il suo nome nuovo
“Il messaggero saluta infatti Maria come “Piena di grazia”: la chiama così come se fosse questo il suo vero nome; non chiama la sua interlocutrice col nome che le è proprio all’anagrafe terrena: Myriam(= Maria), ma con questo nome nuovo: “piena di grazia”
Perchè ha portato nel suo grembo Cristo
“Maria è “piena di grazia” perchè l’incarnazione del Verbo, l’unione ipostatica del Figlio di Dio con la natura umana, si realizza e compie proprio in Lei”
*Figlia del suo Figlio
“Per opera dello Spirito Santo, nell’ordine della Grazia…Maria riceve la vita da Colui al quale ella stessa, nell’ordine della generazione terrena, diede la vita come madre. La liturgia non esita a chiamarla “genitrice del tuo Genitore” e a salutarla con le parole che Dante Alighieri pone in bocca a san Bernardo:”Figlia del tuo Figlio”
B- BEATA COLEI CHE HA CREDUTO
La risposta di Maria
“Nell’annunciazione Maria si è abbandonata a Dio completamente.
prestando il pieno ossequio dell’intelletto e della volontà. Ha risposto dunque, con tutto il suo io umano, femminile”
Nella penombra della fede
“Maria che per l’eterna volontà dell’Altissimo si è trovata si può dire, al centro stesso di quelle “inaccessibili vie” e di quegli “imperscrutabili giudizi” di Dio, vi si conforma nella penombra della fede, accettando pienamente e con cuore aperto tutto ciò che è disposto nel disegno divino”
Con una particolare fatica del cuore
“Non è difficile notare in questo inizio una particolare fatica del cuore, unita a una sorte di “notte della fede”- per usare le parole di S. Giovanni della Croce – quasi un “velo” attraverso il quale bisogna accostarsi all’Invisibile e vivere nell’intimità col mistero”
Avanzando nella peregrinazione della fede
“Trovandosi a fianco del Figlio, sotto lo stesso tetto e “serbando fedelmente la sua unione col Figlio”, ella “avanzava nella peregrinazione della fede”, come sottolinea il Concilio”
Fino alla “spoliazione della fede” sul calvario
“Ai piedi della croce, Maria partecipa mediante la fede, allo sconvolgente mistero di questa spoliazione. E’ forse la più profonda “kenosi” della fede nella storia dell’umanità. Mediante la fede, la madre partecipa alla morte del Figlio, alla sua morte redentrice…”
C- ECCO LA TUA MADRE
Sollecita a Cana
“Nel testo giovanneo…si delinea la sollecitudine di Maria per gli uomini, il suo andare incontro ad essi nella vasta gamma dei loro bisogni e necessità”
Nuova maternità sotto la croce
“Questa nuova maternità di Maria, generata dalla fede, è frutto del “nuovo” amore che maturò in lei definitivamente ai piedi della croce, mediante la sua partecipazione all’amore redentivo del Figlio”
Presenza discreta ed essenziale nel cenacolo
“Maria a Nazareth e Maria nel cenacolo di Gerusalemme. In entrambi i casi la sua presenza discreta, ma essenziale, indica la via della “nascita dallo Spirito. Così colei che è presente nel mistero di Cristo come madre, diventa – per volontà del Figlio e per opera dello Spirito Santo – presente nel mistero della Chiesa”
PARTE SECONDA
MARIA AL CENTRO DELLA CHIESA IN CAMMINO
(nn 25-37)
Sostegno della fede dei credenti
“ Coloro che in ogni generazione, fra i diversi popoli e nazioni della terra, accolgono con fede il mistero di Cristo, Verbo Incarnato e Redentore del mondo, non solo si volgono con venerazione e ricorrono con fiducia a Maria come a sua madre, ma cercano nella fede di Lei il sostegno per la propria fede”
Madre comune di fratelli in cammino verso l’unità
“Perché dunque non guardare a Lei tutti insieme come alla nostra Madre comune, che prega per l’unità della famiglia di Dio e che tutti precede alla testa del lungo corteo dei testimoni della fede nell’unico Signore, il Figlio di Dio, concepito nel suo seno verginale per opera dello Spirito Santo?”
Perché la chiesa torni a “respirare con due polmoni”…
“ Tanta ricchezza di lodi, accumulata dalle diverse forme della grande tradizione della Chiesa, potrebbe aiutarci a far sì che questa torni a respirare pienamente con i suoi “due polmoni”: l’Oriente e l’Occidente”
E a cantare con Maria il “ magnificat”
La Vergine Madre è costantemente presente in questo cammino di fede del popolo di Dio verso la luce Lo dimostra in modo speciale il cantico del “Magnificat” che, sgorgato dal profondo della fede di Maria nella visitazione, non cessa nei secoli di vibrare nel cuore della Chiesa.
PARTE TERZA
MEDIAZIONE MATERNA DI MARIA
(nn 38-50)
-Per facilitare il nostro contatto con Cristo
La Chiesa sa e insegna che ogni salutare influsso della Beata Vergine Maria verso gli uomini…sgorga dalla sovrabbondanza dei meriti di Cristo, si fonda sulla mediazione di Lui, da essa assolutamente dipende e attinge tutta la sua efficacia; non impedisce minimamente l’immediato contatto dei credenti con Cristo, anzi lo facilita.
Cristo stesso l’ha preparata…
In risposta a questa disponibilità interiore di sua madre, Gesù Cristo la preparava sempre più a diventare per gli uomini “madre nell’ordine della grazia”
Intercede per noi pellegrinanti
Con questo carattere di intercessione, la mediazione di Maria continua nella storia della Chiesa e del mondo: “Con la sua materna carità si prende cura dei fratelli del Figlio suo ancora pellegrinanti e posti in mezzo a pericoli e affanni, fino a che non siano condotti nella patria beata”
Speriamo in una sua “Buona parola” alla venuta di Cristo
Ella ha anche quel ruolo, proprio della madre, di mediatrice di clemenza nella venuta definitiva, quando tutti coloro che sono di Cristo saranno vivificati e “l’ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte”(1Cor.15,26)
Maria, dono di Cristo ad ogni uomo
Il redentore affida sua madre al discepolo e nello stesso tempo, gliela dà come madre. La maternità di Maria che diventa eredità dell’uomo è un dono: un dono che Cristo stesso fa personalmente ad ogni uomo
E noi ci affidiamo a Lei…
Affidandosi filialmente a Maria, il cristiano, come l’apostolo Giovanni, accoglie “fra le sue cose proprie” la madre di Cristo e la introduce in tutto lo spazio della propria vita interiore, cioè nel suo “io” umano e cristiano:”La prese con sé”
E la preghiamo:”Soccorri, o Madre…”
La liturgia, specie nell’avvento, esclama:”Soccorri il tuo popolo che cade, ma pur sempre anela a risorgere”
Mentre con tutta l’umanità si avvicina al confine tra i due millenni, la Chiesa , da parte sua, con tutta la comunità dei credenti e in unione con ogni uomo di buona volontà, si rivolge congiuntamente al Redentore e a sua madre con l’invocazione:“Soccorri”
“DACCI, O MARIA, UN ANIMO GRANDE
che arrivi a tutti i dolori e a tutte le lacrime.
Fa’ che siamo veramente quali ci vuoi, i padri dei poveri.
Che tutta la nostra vita sia sacra a
dare Cristo al popolo e il popolo alla Chiesa di Cristo
Arda essa e splenda di Cristo e in Cristo si consumi
in una luminosa evangelizzazione dei poveri”
(D. Orione)