Progetto “L’Arca di Noè 2.0” – 2015-2016
Laboratorio teatrale integrato Ospiti del Piccolo Cottolengo Don Orione e bimbi dell’I.C.Terralba, Scuola Primaria Solari, in collaborazione con CPIA GENOVA Centro Levante e le persone del Centro Clinico della Casa Circondariale di Marassi
PROGETTO: “L’ARCA DI NOE’ 2.0”
“Quando ti trasformi, il mondo intero si trasforma, perché il mondo è solo un riflesso di chi sei”
– Eckhart Tolle-
“Il teatro
cura l’individuo aiutandolo nella ricerca del proprio sé come corpo,voce,azione,emozione,riflessione.
Cura anche la comunità offrendo ai cittadini tempi, spazi e modi nuovi di stare insieme per affrontare collettivamente tensioni, conflitti, insoddisfazioni. Per questo
motivo prende anche il nome di teatro di comunità.”
[Bonomi, Solaro, Teatro di Cura,
2009: 16]
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il progetto teatrale “ L’ARCA DI NOE’ 2.0” nasce dall’esigenza di potenziare e favorire forme d’integrazione e inclusione e prevenire forme di emarginazione e isolamento nei confronti delle persone “ disabili.” o che stanno vivendo un disagio.
Si pone in continuità con i progetti e spettacoli teatrali realizzati negli scorsi anni (abbiamo cominciato nel 2009) “Aggiungi un posto a tavola”(2010), “Il Baule Magico dei desideri” (2011)“Storie Infinite allo Specchio” (2012) il “Cortile è in festa!”(2013) “Il Viaggio dei Sogni” (2014) “Vorrei essere libero…libero come un uomo” (2015) di concerto ed integrazione con i bimbi e le insegnanti dell’I.C. Terralba – Scuola Solari ( 25 bimbi di quarta elementare e due insegnanti) che hanno lavorato insieme a 20 ospiti dell’Opera Don Orione, (Istituto Paverano e Casa Villa Moresco) insieme alle persone del Centro Clinico della Casa Circondariale di Marassi (in collaborazione con CPIA GENOVA Centro Levante)
Questa esperienza è stata molto ricca, affascinante e positiva per tutti coloro che hanno partecipato e
anche per quest’anno si desidera con rinnovato entusiasmo ripetere e, se possibile ulteriormente migliorare, l’esperienza d’integrazione e inclusione degli anni precedenti volta a promuovere una cultura delle TANTE QUALITA’, che possa coinvolgere la comunità del quartiere(ormai già favorevolmente coinvolta ed abituata a questo incontro) ed anche tutta la cittadinanza.
Ci è caro promuovere la necessità della creazione di una realtà “extra-quotidiana” all’interno della quale ciascun individuo possa trovarsi-ritrovarsi, e possa esprimersi in piena libertà, senza giudizio senza voti ed ascoltandosi. Dove possa altresì sognare, crescere e sperimentare, esprimendosi attraverso il corpo, la voce, una drammaturgia creata ad hoc , un ritmo, una danza, un’energia di empatia e collaborazione con il resto del gruppo.
L’opportunità di dialogo tra le diverse agenzie educative, crediamo sia una grossa opportunità di riflessione e fiducia relativamente all’idea del bene- comune, dell’impegno sociale e di come si guarda al mondo ed alla vita.
FINALITÀ GENERALI
➢ Promozione delle qualità di ogni persona
➢ Prevenzione dell’esclusione sociale e dell’emarginazione
➢ Integrazione e inclusione sociale attraverso la cooperazione alla realizzazione del progetto condiviso
OBIETTIVI
➢ Favorire la cultura del superamento dei pregiudizi e dell’esclusione
➢ Ampliare e integrare i diversi linguaggi della comunicazione
➢ Promuovere la collaborazione e la conoscenza tra diverse agenzie educative attraverso la realizzazione di un progetto condiviso
➢ Educare ad atteggiamenti di apertura, fiducia e disponibilità, accettando ognuno a prescindere dai propri limiti fisici e intellettivi
FASI DI ATTUAZIONE
Il progetto si sviluppa in tre fasi finalizzate al raggiungimento degli obiettivi specifici elencati.
1. La prima fase è la realizzazione del Laboratorio teatrale in Istituto, presso il Teatro Von Pauer, al quale parteciperanno ospiti, donne, dei reparti disabili dell’Istituto Paverano e alcuni ospiti, uomini, della casa orionina di Bogliasco “Villa Moresco” insieme ai bimbi ed insegnanti delle classi della Scuola Solari e un insegnante del CPIA GENOVA Centro Levante alla quale sono affidate le storie e i racconti delle persone del CC della Casa Circondariale di Marassi. Durante questa fase è previsto un laboratorio di educazione corporea e teatrale, che porterà alla “costruzione” dell’evento teatrale attraverso l’utilizzo della musica, della narrazione, del movimento e della danza Tale esperienza sarà documentata con la realizzazione di fotografie e video finalizzati alla diffusione e divulgazione dell’attività.
2. La seconda prevede l’incontro tra le ospiti(a piccoli gruppi che di volta in volta si alterneranno)ed i bimbi delle classi, all’interno della scuola. Ciò renderà possibile programmare momenti di condivisione specifica tra i bambini e le ospiti, permettendo la possibilità di condividere l’ambiente scolastico e lavorare insieme verso un obiettivo specifico.( Preparare una scenografia, un canto in particolare, delle magliette che serviranno come costumi , o riprovare alcune scene…..)
3. La terza fase è il collegamento con le persone del Centro Clinico della Casa Circondariale di Marassi realizzato attraverso l’insegnante Lidia Gardella (coadiuvata in alcune occasioni dal sottoscritto) che si preoccuperanno di raccogliere le storie delle persone del Centro Clinico che desiderano partecipare al progetto, dando i necessari feed back in itinere e ex- post (direttamente presso il Centro Clinico della Casa circondariale in quanto le persone del CC non possono muoversi dalla loro residenza)
E’ prevista altresì un’uscita“extra”(mezza o l’intera giornata a seconda della disponibilità)che utilizzeremo oltre che come gita anche per fare una prova all’aperto con possibilità di fare foto e video che inseriremo nel copione e che faremo vedere durante lo spettacolo di Maggio.
Il primo incontro con la scuola è previsto nel mese di Ottobre presso il Teatro Von Pauer.
Gli incontri avranno poi cadenza settimanale sia presso il Teatro dell’Istituto che( alcune volte)presso la Scuola “Solari” come sopra specificato dalle ore 09.30 alle ore 11.30 circa e si concluderanno con la “pizzata” che seguirà lo spettacolo finale che si prevede di mettere in scena per la fine di Maggio con due repliche .(Il nome dello spettacolo,il copione, la scenografia, ecc, si sceglieranno insieme con gli attori e si ha l’ambizione molto positivamente concretizzata in questi anni , d’inventare un copione ed una sceneggiatura ORIGINALI frutto del lavoro settimanale in laboratorio ).
E’ prevista anche la partecipazione alla prestigiosa rassegna di teatro educazione TEGRAS e ad eventuali altri eventi proposti da vari Enti e/o Associazioni oppure dall’Ufficio Regionale Scolastico Ligure con il quale, dopo avere partecipato al primo convegno regionale dal titolo “ SCUOLA E TEATRO”, abbiamo avviato un tavolo di lavoro insieme ai teatri genovesi e le scuole che si occupano di Teatro educazione.
METODOLOGIE
Mi preme sottolineare con molta energia, che Il percorso del Laboratorio è il vero FOCUS di tutto questo progetto.
Il calendario degli incontri che potrà subire delle variazioni qualora ci fossero delle esigenze in tal senso, sarà condiviso con le insegnanti, operatori e volontari e saranno animati grazie alle metodologie del setting di laboratorio teatrale sotto specificati.
Il setting di laboratorio prevede momenti di:
➢ Educazione corporea: esercizi di presa coscienza del proprio corpo fisico, della propria respirazione, della propria postura.
➢ Educazione spaziale: esercizi di presa coscienza dello spazio intorno a noi, del proprio spazio, della spazio condiviso, dello spazio scenico e teatrale.
➢ Educazione al movimento e al gesto: esercizi di presa coscienza dei movimenti del proprio corpo, dei movimenti in rapporto allo spazio, della propria gestualità, del significato che acquista la gestualità.
➢ Educazione all’ascolto musicale: ascolto consapevole di brani di musica.
➢ Drammatizzazione: esercizi di recitazione
➢ Improvvisazione nella danza e nell’espressione: interpretazione personale di sensazioni, emozioni, musica…
➢ Improvvisazioni di gruppo: interpretazioni sotto la guida degli operatori, partendo dalle tematiche individuate.
➢ Scelta della tematica da sviluppare.
➢ Scelta dei personaggi: individuazione dei ruoli, , rispetto delle attitudini personali di ognuno e delle proprie esigenze e desideri
➢ Scelta delle battute.
➢ Ripetizione e memorizzazione.
➢ Assemblaggio delle scene
➢ Prove.
Ciascun reparto (singolarmente o insieme a seconda delle risorse) approfondisce durante la settimana parti del laboratorio particolarmente adatti per le ospiti ( ripetere un canto, una scena, rielaborare quanto è successo durate il laboratorio , creare storie o ricordare episodi autobiografici, preparare un cartellone). Anche la Scuola e il Centro Clinico lavorano con questi criteri.
Messa in scena dello spettacolo
L’allestimento dello spettacolo è una parte del laboratorio teatrale(che come sopra specificato ha finalità ed obiettivi molto più ampi) e vedrà coinvolti i partecipanti anche alle realizzazione delle scenografie, dei costumi e delle musiche, secondo una suddivisione del lavoro concordata insieme.
Lo spettacolo sottolinea la necessità di presentare ogni persona come risorsa unica al servizio della società e della comunità, diventa forte momento di aggregazione, confronto e condivisione di emozioni e desideri delle varie realtà sociali.
Permette altresì di condividere idee e proporre attività concrete per presentare un modo nuovo di pensare il mondo.
Conclusioni e riflessioni finali…
Questa collaborazione è la continuazione come detto, di un dialogo che si propone come appuntamento annuale, redditizio e fautore della cultura di un mondo sostenibile e possibile, in abbondanza di risorse e opportunità per tutti dove la diversa abilità non è più vissuta come domanda di assistenza, ma risulta necessaria ed indispensabile per portare a termine il progetto, poiché insieme di tante QUALITA’.
Siamo fermamente persuasi(poiché già sperimentato) che dall’incontro tra bimbi ed ospiti e le persone del Centro Clinico della Casa Circondariale di Marassi nasca un’energia magica e nello stesso tempo molto concreta ed efficace capace di “contaminare” ed influenzare molto positivamente l’ambiente e le persone che ne vengono in contatto.
Ogni persona è formata da tanti colori che insieme formano un bellissimo ARCOBALENO!
Genova, 7 Settembre 2015
Giuseppe Pellegrini
Educatore Professionale
Operatore Pedagogico Teatrale
Opera Don Orione Ist. Paverano Genova