Pellegrinaggio alla Madonna della Guardia
Mercoledì 8 giugno, dalle Case orionine di Genova ospiti, dipendenti, sacerdoti, suore, collaboratori e volontari sono saliti al Monte Figogna per il pellegrinaggio nell’Anno Santo della Misericordia.
I pellegrini, guidati dal Direttore Don Alessandro D’Acunto, hanno attraversato la Porta Santa e partecipato alla Celebrazione Eucaristica presieduta dal Card. Angelo Bagnasco. Erano presenti anche il direttore provinciale Don Aurelio Fusi, l’economo Don Walter Groppello e i due consiglieri Don Maurizio Macchi e Don Leonardo Verrilli.
Arrivati davanti alla Cappella dell’Apparizione il direttore Don Alessandro D’Acunto si è rivolto ai pellegrini dicendo: “Vogliamo vivere come motivo di gioia e soprattutto di fede, questo nostro pellegrinaggio, ha detto Don D’Acunto. Noi oggi siamo qui sulle orme di Don Orione e la sua presenza la vediamo qui dalla statua davanti a questa Cappella che ci vuole ricordare la notte trascorsa in preghiera alla vigilia di una grande decisione: quella di acquistare il Paverano”.
Giunti sul piazzale del Santuario il gruppo, che contava in totale 450 persone, è stato accolto dal rettore Mons. Marco Granara che nel dare il suo benvenuti ai pellegrini, ha sottolineato subito l’appartenenza orionina di questo luogo. Pregando ed invocando i Santi si è poi attraversata la Porta Santa e preso posto per la Celebrazione Eucaristica animata dal coro delle ragazze del Piccolo Cottolengo con i loro animatori ed educatori.
Nell’omelia il card. Bagnasco, ha sottolineato quanta carità fraterna/evangelica ha avuto anche Don Orione. “Oggi, questa carità, ha proseguito, continua attraverso i suoi figli e voi malati siete il segno particolare di Gesù crocifisso e sofferente. Dobbiamo mantenere tutti insieme il nostro cuore vivo alla sorgente dell’Amore”.
Prima della benedizione, il direttore provinciale Don Aurelio Fusi si è rivolto al cardinale con parole filiali: “Eminenza, salendo al Monte, mi sono venuti in mente i punti di riferimento di Don Orione che tutti noi conosciamo: Gesù, Maria, Papa e Anime. Siamo saliti con questa motivazione: vogliamo imparare da Maria, come Lei ci ha ricordato nell’omelia, ha consegnarci a Gesù. Noi ci sentiamo davvero accompagnati, condotti da Gesù, dal suo amore per noi perché desideriamo renderlo vivo attraverso la carità che Don Orione ci ha insegnato. Oltre naturalmente al Santo Padre, sono due i vescovi che noi amiamo di più: il vescovo di Tortona e il vescovo di Genova, perché Don Orione ha segnato queste due Diocesi, in un modo particolare: rendendole, possiamo dire, due sorelle e pertanto ci viene spontanea la preghiera per voi”. Dopo un bel momento di fraternità con la condivisione del pranzo, si è ritornati in Santuario per la recita del Santo Rosario.
Fabio Mogni
dal sito: donorione.org