3° domenica di Avvento: Gaudete!
Nelle prime due Domeniche del tempo di Avvento, le letture della liturgia erano un invito alla vigilanza e ad ascoltare la voce che, nel deserto, ci invitava a predisporre quelle che il Vangelo di oggi chiama le vie del Signore.
La terza Domenica di Avvento ruota intorno al tema della gioia cristiana. In che consiste questa gioia, che sana senza distruggere, che porta la pace senza dover ricorrere alla guerra, che ristabilisce la giustizia nel segno e nel nome della verità? Lo spiega san Paolo quando dice: “Guardatevi dal rendere male per male ad alcuno, ma cercate sempre il bene tra voi e con tutti. Siate sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie. Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono, astenetevi da ogni specie di male” (1Ts 5,15-19). La rivoluzione annunciata, i cieli nuovi e la terra nuova, è la rivoluzione dell’amore, misteriosamente adombrata dalla testimonianza resa a Cristo da Giovanni Battista.
Giovanni il Battista ha reso testimonianza a Gesù fin dal momento del loro primo incontro, quando ha sussultato nel grembo di sua madre Elisabetta, nell’udire le parole di saluto rivolte a lei da Maria. Quel giorno, misteriosamente, Giovanni ha cominciato la sua missione. Con la sua vita austera, coerente e coraggiosa ha spianato la via. Grazie a lui, tanti hanno riconosciuto il Signore e sono stati più pronti ad accogliere la sua Parola. (Maria Chiara Carulli).
Gesù è annunciato come la presenza di Dio in persona, attraverso l’immagine della luce che viene a rischiare il buio di un mondo in balia di se stesso; egli è il volto visibile di un Dio che si fa prossimo prima di tutto a coloro che sono piagati nel corpo e nel cuore.
Chi accoglie la testimonianza alla luce di Giovanni si ritrova egli stesso avvolto di luce e diventa, a sua volta, testimone di luce e di gioia grande. Se abbiamo la volontà e il cuore per condividerle, umiltà e gioia ci legano indissolubilmente gli uni agli altri. Il cristiano non è un profeta di sventura, ma un testimone e un araldo di gioia. Ma qual è la gioia cristiana? Non è quella semplicemente psicologica o sociologica, non è esaltazione di massa o di vita-spettacolo. La gioia cristiana viene da Dio.
La nostra missione consiste nell’avere coscienza di questa Presenza nuova di Cristo e di aiutare gli altri a scoprirla. Ogni credente è stato consacrato per portare e realizzare questa buona notizia: Dio in Cristo fascia le piaghe del cuore, Dio in Cristo libera gli schiavi e i prigionieri, Dio in Cristo offre a tutti la misericordia. E qui la ragione della gioia. La Chiesa e i cristiani sanno di essere testimoni veri della gioia quando conducono a Cristo gli uomini. “Nessuno è felice quanto un cristiano” (B. Pascal).
Come Giovanni anche tu sei una voce, un riflesso; anche tu sei il “precursore” di Colui che viene. Egli vuole raggiungere ogni uomo anche attraverso la tua vita, vuole seguire le tracce e vuole cogliere le occasioni che tu sei disposto ad offrirgli. Lasciati sedurre da Lui, allora, restagli accanto, esci allo scoperto e permetti alla luce di avvolgerti e di entrare fin nelle fibre più nascoste del tuo cuore. Allora tutto parlerà in te e Gesù ne sarà felice. Te ne accorgerai perché sarai felice anche tu! (Maria Chiara).
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