In memoria

GIUSEPPE CARRù
È mancato all’affetto dei suoi cari il 24 marzo. La convivenza a Paverano negli anni 60 ha determinato un’amicizia protrattasi nel tempo e, nonostante le seguenti rare frequentazioni, era un piacere rivederci, tornare ad un passato impegnato, veder progredire gli sviluppi del Piccolo Cottolengo, la struttura che ciascuno di noi considerava ancora come propria. Partecipava volentieri anche ai raduni annuali degli ex allievi che per lui sostituivano i panni d’una pregressa famiglia non conosciuta.
Ha sofferto, e tanto. Gli affetti seguiti l’hanno incoraggiato, sostenuto. Si è finalmente spento, sereno, l’anima pronta al trapasso. Orgoglioso com’era, da giovane, forse avrebbe voluto presentarsi offrendo le pagnotte calde confezionate un tempo lontano, testimonianza d’un rapporto solidale, quasi per conquistarsi ancora un posto.
Ricordiamo con affetto anche la moglie, Rosa Barile, mancata all’inizio di quest’ultimo decennio, sia per confortare i congiunti che per testimoniare il condiviso legame con l’opera di Don Orione.
MAURA VALLEBONA
Si è spenta il 6 maggio sconfitta dalla malattia con cui conviveva, insieme al marito, Gianni Raciti, ed ai parenti più prossimi. La larga partecipazione al rosario, nella chiesa del Paverano, ed al funerale a Rosso di Davagna, testimonia dell’affetto di cui era oggetto, affetto condiviso col marito, non fosse altro per la sua lunga attività di volontariato a favore delle missioni orionine. Avevamo sperato in un contributo di parole, ma che avrebbe potuto farlo soffre ancora il distacco. Per rispetto e per non essere invadenti, ci fermiamo qui. L’unico contributo attivo che possiamo offrire è quello di pregare per la sua anima buona.

GUNGUI RAFFAELE
II nostro bollettino del marzo 2006 riportava in copertina, per presentare la scultura di Don Orione, il commento: Paverano, dal giardinetto attiguo al piazzale un bianco Don Orione osserva divertito il nostro procedere.
Un procedere, a dire il vero, anche se allora omesso, dovuto alla generosità di tre ditte operanti al nostro interno. I titolari erano Raffaele Gungui, Alfredo Pozzatti e Paolo Riccardi. Era il loro modo di ringraziare per il lavoro ricevuto e per l’amicizia nata. Ne diamo notizia ora, colpiti dalla improvvisa e immatura morte di Raffaele, il 17 maggio. Sia il rosario, il 19, che il funerale, il 20, svoltisi entrambi nella chiesa di Paverano, erano gremiti di nostri collaboratori a testimoniare l’affetto fra persone ed anche la comunione che i titolari nutrono per l’Opera, sentendo di appartenervi e operando di conseguenza.

FRANCESCA DAVOLI
È mancata il 4 giugno all’ospedale Villa Scassi, lasciando costernati religiosi, medici e personale del Piccolo Cottolengo che hanno goduto del servizio sanitario specialistico del dottor Ugo Bovone, al quale esprimiamo anche da qui le nostre vive condoglianze. Il Signore conforti lui e quanti soffrono per questo distacco ed accolga le nostre preghiere per l’anima della cara estinta.