Il nuovo ponte di Genova affidato alla Madonna della Guardia
Ogni anno, il 29 agosto si ricorda l’apparizione della Madonna della Guardia
Da sempre Genova, nei momenti di maggiore difficoltà, alza lo sguardo verso l’alto. Dando le spalle al mare, al porto, e ai vicoli, volge lo sguardo in alto verso monte Figogna che sovrasta la città, dove, nel 1490, Maria apparve al contadino Benedetto Pareto per chiedergli di costrui-re una cappella. Da allora, fu onorata con il titolo di Madonna della Guardia e migliaia di genovesi nel corso dei secoli sono saliti, soprattutto a piedi, fino a quel luogo, rendendo gli otto chilometri di salita un vero pellegrinaggio.
Don Orione conobbe la devozione alla Guardia: fin da bambino ha nel cuore un amore tenero e filiale per la Madonna che manifestò in modo via via più profondo nel suo cammino. Ricordiamo in particolare quando nel 1929 il vice parroco di Santa Fede, la parrocchia di corso Sardegna a Genova, propose a Don Orione, attraverso una lettera, di rilevare il Paverano. Don Orione decise così, un pomeriggio, di visitare la Madonna della Guardia. Il rettore Mons. Malfatti, suo grande amico, lo accolse e lo invitò a fermarsi poiché il mattino seguente anche lui doveva scendere in città. Don Orione rispose che doveva rientrare e si incamminò giù per la discesa. Il giorno successivo il monsignore, fece la consueta visita alla cappella dell’Apparizione e vi trovò don Orione che vi aveva passato la notte in preghiera, per chiedere la grazia di conoscere la volontà di Dio in ordine alle sue opere in Genova. (tratto da Amici di Don Orione, marzo 2002).
Ancora oggi la Madonna è tanto cara a Genova: recarsi alla Guardia, significa trovare consolazione ma anche volersi mettere in gioco per contribuire a costruire qualcosa di buono e importante. Tanto che il 3 agosto durante l’inaugurazione del nuovo ponte San Giorgio, dal nome del santo onorato sotto la Lanterna, il monsignor Marco Tasca, arcivescovo di Genova ha invocato la Madonna della Guardia, a Lei ha affidato questa nuova struttura, affinché permetta “scambi tra la gente, comunicazione e fraternità”, superando, ha indicato Tasca, “incomprensioni, opposizioni”. E durante l’inaugurazione la pioggia battente ha lasciato posto ad un raggio di sole mentre sopra la collina di Genova la natura ha voluto disegnare un grande arcobaleno.
Anche la famiglia orionina, così devota alla Madonna, ha voluto unirsi alla benedizione e alla preghiera per Genova.