Il nome della famiglia religiosa “PICCOLA OPERA DELLA DIVINA PROVVIDENZA”
Con il Decreto del vescovo di Tortona Mons. Bandi del 21 marzo 1903, la Congregazione fondata da Don Orione viene approvata con il nome di “Opera della Divina Provvidenza”. Era questo il nome delle origini. “Il nostro minimo Istituto che, per bontà del Signore, sorse sotto la denominazione di Opera della Divina Provvidenza”, scrisse Don Orione a Mons. Bandi chiedendo l’approvazione.
Era vero. Quando, il 15 ottobre 1895, Don Orione aperse il primo collegetto, lo intitolò Piccola Casa della Divina Provvidenza. Già il 25 settembre 1895, Don Orione presentò a Mons. Bandi per la prima volta i suoi figlioli spirituali con il loro nome proprio, Figli della Divina Provvidenza (La Scintilla, 25 settembre 1895). Con il titolo Opera della Divina Provvidenza, il 15 agosto 1898, uscì il primo numero del bollettino della Congregazione. Anche la Madonna messa in venerazione nei primi inizi ebbe per titolo Madonna della Divina Provvidenza.
Da qualcuno, in passato e ancora oggi, si scrive e si dice che il primo nome che Don Orione avrebbe voluto dare alla Congregazione sarebbe stato Compagnia del Papa. Ciò non corrisponde al vero. La Compagnia del Papa fu il nome che Don Orione avrebbe voluto dare al “nucleo strettissimo” che doveva fare come da “centro della Congregazione” (Scritti 52, 5); era – spiegò Don Orione – quella “Compagnia essenziale, che deve avere in mano tutte le altre Famiglie religiose, che costituiscono l’Opera della Divina Provvidenza: eremiti lavoratori, adoratori, dame, collegi, suore, preti, ecc” (Scritti 10, 14). Quel progetto non fu possibile realizzarlo e non si parlò più neppure della “Compagnia del Papa”. Quel nome – pur posteriore a Opera della Divina Provvidenza – resta un importante riferimento del carattere papalino del carisma di Don Orione e della sua Famiglia religiosa.
Don Orione, dopo qualche anno dagli inizi, cominciò ad apporre l’aggettivo “PICCOLA” al nome “OPERA DELLA DIVINA PROVVIDENZA” determinando la denominazione definitiva. In un decreto di mons. Bandi del 4 ottobre 1908, questo aggettivo vi è ripetuto ben dieci volte. Il 20 novembre 1910, Pio X stava stendendo un decreto col nome primitivo della Congregazione e Don Orione lo “corresse” e gli chiese di scrivere “la Piccola Opera”. A don Sterpi, il 26 novembre successivo, scrisse: “sono io che gli (a Pio X) ho detto la ‘Piccola Opera’, ecc; e così si chiamerà” (Scritti 11, 43).
E “Piccola Opera della Divina Provvidenza” restò il nome completo e definitivo.
(Don Flavio Peloso in http://www.donorione.org)