Come da tradizione, si rinnova l’appuntamento della gara dei Presepi realizzati insieme agli ospiti delle case genovesi del PCDO
“IL MIRABILE SEGNO DEL PRESEPE IN OGNI REPARTO !”
In questo anno così difficile per tutti, il Santo Natale possa portare nei nostri reparti un messaggio di pace e di speranza. Per prepararci a vivere il mistero di questo Dio che si fa bambino.
“Il mirabile segno del presepe, così caro al popolo cristiano, suscita sempre stupore e meraviglia”: inizia così la Lettera apostolica Admirabile signum di papa Francesco sul significato e il valore del presepe
Il presepe – scrive il Papa – “suscita tanto stupore e ci commuove” perché “manifesta la tenerezza di Dio” che “si abbassa alla nostra piccolezza”, si fa povero, invitandoci a seguirlo sulla via dell’umiltà per “incontrarlo e servirlo con misericordia nei fratelli e nelle sorelle più bisognosi”.
La Lettera passa in rassegna i vari segni del presepe. Innanzitutto il cielo stellato, nel buio e nel silenzio della notte: è la notte che a volte circonda la nostra vita. “Ebbene, anche in quei momenti – scrive il Papa – Dio non ci lascia soli, ma si fa presente” e “porta luce dove c’è il buio e rischiara quanti attraversano le tenebre della sofferenza”.
Don Orione diceva: «Amiamo il Presepio, amiamolo sempre, perché innanzi a Dio non cessiamo di essere bambini. La scena del Presepio suscita in tutti una commozione che non somiglia a nessun’altra: è la chiarezza del simbolo che ci fa cadere in ginocchio per adorare, è tutta la poesia creata intorno al Presepio dalla fede, dall’arte, dall’amorosa fantasia di tanti secoli, che rivive e incanta. Amiamo il Presepio con la semplicità, la tenerezza, soprattutto la fede ardente. Allora vedremo Gesù, Gesù vero, che ci inonda di gioia!».
E allora spazio alla fantasia e alla creatività!