Dalla Teleriabilitazione alla seduta in presenza
I bambini e le famiglie seguite dall’equipe dell’Ambulatorio Boggiano Pico tornano, giorno dopo giorno, ad una graduale normalità
Fin dai primi giorni di lockdown che c’è stato lo scorso anno, l’équipe riabilitativa del Servizio Ambulatoriale del Centro Boggiano Pico, polo specializzato nel trattamento dei disturbi del neurosviluppo del Piccolo Cottolengo Genovese di Don Orione, ha lavorato con la fantasia per trovare soluzioni che permettessero di garantire la continuità dell’assistenza a quante più famiglie possibili delle circa 200 in carico e che non lasciassero soli bambini e genitori. Bambini molto piccoli che a causa della chiusura per la pandemia, improvvisamente si sono ritrovati bloccati a casa insieme alla loro famiglia, con il rischio concreto di interrompere la terapia riabilitativa e qualsiasi stimolazione cognitiva.
E così tutte le attività che potevano essere riadattate a distanza si sono trasformate in vere e proprie sedute di teleriabilitazione tramite le piattaforme Skype e Zoom. Per i più piccoli è stata preziosa la mediazione dei genitori e dei fratellini: spesso le sedute erano a tre o a quattro: la rete che si crea con una sola videochiamata ha permesso di ottenere risultati tangibili, raggiungendo altre competenze e nuovi obiettivi, oltre che a mantenere quelli acquisiti in presenza. I piccoli attirati dallo strumento informatico, dalla grafica e dagli argomenti attraenti, hanno mostrato una motivazione e una reattività sorprendente. Non sono mancate difficoltà, sia tecniche sia legate alla fatica di stare così a lungo davanti ad uno schermo, sia da parte dei bimbi sia da parte delle terapiste. Ma entrambi in poco tempo hanno appreso una modalità nuova di comunicare e di lavorare insieme. La seduta riabilitativa nel tempo, si è andata via via modificando adattandosi al bimbo e alla sua famiglia e raccogliendo nuovi spunti che si potranno utilizzare con successo anche dopo la fine di questa emergenza.
Già dopo la scorsa estate, dai primi di settembre il Centro Ambulatoriale Boggiano Pico è tornato progressivamente in presenza con prudenza e rispettando tutte le misure di sicurezza atte a contenere il contagio. L’obiettivo fin da subito è stato quello di unire la massima protezione possibile permettendo un graduale ritorno alla normalità.
I bambini, le loro famiglie e l’èquipe riabilitativa hanno trovato una situazione completamente nuova rispetto a quella lasciata prima dell’emergenza sanitaria, caratterizzata dal triage, dalla misurazione della temperatura, da tanti dispositivi utilizzati (che hanno trasformato il personale sanitario, agli occhi dei bambini, in buffi personaggi verdi mascherati), da maggiori distanze fisiche e all’inizio sicuramente da rigidità e preoccupazione. Poi con il passare delle settimane, questa è diventata una routine e tutte le parti coinvolte hanno trovato il modo per trovare nuovi modi di contatto e di rendere le sedute riabilitative di nuovo piacevoli ed accattivanti e il Boggiano Pico è tornato ad essere un posto sicuro nel quale imparare cose nuove e diventare grandi insieme!
Chiara Lastrico
Coordinatrice del Servizio Ambulatoriale del Centro Boggiano Pico