Don Orione tra storia e attualità
Don Luigi Orione (1872 – 1940) dedicò tutta la sua vita a testimoniare il Vangelo di Gesù Cristo con la realizzazione di innumerevoli opere di carità al servizio dei “desamparados”, cioè delle persone maggiormente in difficoltà (in spagnolo questo termine si rivolge a chi concretamente non ha riparo, ricovero, asilo, rifugio, casa, un luogo dove proteggersi, ma ha anche un significato morale e relazionale perché si riferisce a chi è senza aiuto, chi non ha una persona che possa curarsi di lui).
Egli fondò la Congregazione Religiosa della Piccola Opera della Divina Provvidenza, i cui religiosi proseguono l’impegno nella relazione di aiuto, nell’assistenza e nell’educazione. Ancora oggi, nelle Case dell’Opera Don Orione, l’attenzione di tutte le persone che vi lavorano è volta a riconoscere una dignità umana anche in coloro che sono emarginati dalla collettività perché “nel più misero degli uomini brilla l’immagine di Dio” (dalle parole di San Luigi Orione)
I successori dell’Opera proseguono le scelte già intraprese, ma hanno lo sguardo attento alla realtà di oggi per comprenderla e dare risposte adeguate, mirate ai bisogni ed innovative.
Il Piccolo Cottolengo Genovese si presenta come una costellazione di Case in cui le attività socio assistenziali e i progetti mettono al centro la persona con disabilità fisica, psichica o sensoriale, con i suoi bisogni e desideri in un’ottica più ampia di qualità di vita. In queste case ricevono aiuto e cura più di 1300 persone fragili e vi lavorano circa 800 dipendenti.
Per informazioni e chiarimenti 010-5229494