GENOVA: Dal Porto alla Cattedrale per ricordare la partenza dei primi missionari orionini.
Splendida giornata commemorativa del Centenario della partenza dei primi missionari orionini dal Porto di Genova. In una giornata di celo azzurro e di sole primaverile, la Piazza Caricamento è stata svegliata dalle note della Banda dell’Istituto di Borgonovo (Piacenza) e dal vociare festoso di circa 400 persone che si sono radunate, alle ore 10, per rivivere i sentimenti e vedere il molo del porto da cui è salpata la nave Tomaso di Savoia che, salpata alle 16 del pomeriggio del 17 dicembre 1913 è arrivata al porto di Santos (Brasile) il 29 dicembre successivo con a bordo i primi tre missionari orionini che raggiunsero la loro destinazione finale, a Mar de Espanha, il 12 gennaio successivo.
Alcuni testi di Don Aurelio Fusi, postulatore, e le musiche popolari italiane e sudamericane della Banda hanno fatto vibrare i cuori di emozione. “Siamo qui per ri-cordare – ha detto Don Flavio Peloso dando inizio alla manifestazione – per rimettere nel cuore oggi i sentimenti, gli ideali e i progetti che furono nel cuore di Don Orione e dei primi missionari e che animarono le successive spedizioni missionarie di tanti confratelli e Piccole Suore Missionarie della Carità che portarono l’abbraccio di Don Orione ai popoli, oggi raggiunti in 32 nazioni”.
Alle 11, preceduti dallo monumentale e prezioso Crocifisso del Maragliano, si è snodato composto e gioioso il corteo che ha condotto la piccola folla orionina dalla piazza del porto alla Cattedrale di San Lorenzo. “Che manifestazione è? Chi siete? Che festa è?”, le domande della tanta gente incuriosita ai bordi del percorso ha dato occasione alla testimonianza entusiasta: “Siamo di Don Orione”.
La Messa nella Cattedrale di Genova, presieduta da Don Flavio Peloso, e concelebrata da numerosi confratelli di tutto il mondo ha coronato le due giornate celebrative di Genova. “Noi non siamo un’associazione qualunque”, ha puntualizzato Don Flavio Peloso. “Noi veniamo dalla Chiesa e portiamo alla Chiesa, che significa portare a Cristo”. La comunità internazionale dell’Istituto Teologico di Don Orione ha animato la liturgia e i canti.
Dal sito: www.donorione.org