Il campanile che dà acqua

Curioso e strano. Ma non del tutto.
Il 6 dicembre 2009 è stato benedetto e inaugurato il Santuario della Madonna della Guardia sul colle che è a circa tre chilometri da Bonoua, la cittadina epicentro delle opere Orionine in Costa d’Avorio.
Davanti a circa 5.000 persone, tre Vescovi, il Nunzio Apostolico e una schiera di sacerdoti, chierici, novizi è stata intronizzata la statua lignea della Madonna della Guardia, un’opera d’arte prodotta ad Ortisei…
Tre corali, una banda musicale…
Dall’Italia era giunto Mons. Granara rettore del Santuario della Guardia di Genova con i suoi familiari: salutò da par suo la Madonna col suo Pareto, i suoi angeli.
In fondo al Santuario facevano bella figura tre belle campane giunte dall’Italia, opera della nota e rinomata Fonderia Capanni di Castelnuovo ne’ Monti, pronte per non suonare.
Poco dopo la Costa d’Avorio visse un’ora tragica con morti e feriti, la deposizione del Presidente della Repubblica imprigionato e ancora in carcere.
E le campane? L’economo di allora don Riccardo… dette una risposta poco lusinghiera: le campane dormono là. Finchè non avrete i soldi.…
Saltiamo un po’ di anni, diverse vicende e finalmente la domenica 13 Novembre 2016 l’attuale rettore del Santuario, Padre Dabiré Silvain, al termine della Messa Grande di mezzogiorno… dette la notizia: si fa il campanile e… si comincia con quel poco che c’è.
Due giorni dopo si benedissero le due prime pietre provenienti dal Santuario principale della Madonna della Guardia sul monte Figogna di Genova, già benedette dal Rettore Monsignor Granara, si tirò fuori il progetto preparato un anno prima dal giovane architetto italiano Paolo Granara di Ronco Scrivia, e furono pronti i novizi di don Orione con picconi e pale per iniziare a scavare (con in testa il loro Maestro) la fossa delle fondamenta.
Una piccola impresa artigianale cominciò a lavorare e, in breve, finite le fondamenta, si iniziò a salire.
Mentre questo articolino sta prendendo il via su Amici di Genova i lavori vanno verso la conclusione: in realtà si è iniziato il terzo piano destinato al serbatoio dell’acqua e quindi si concluderà, con l’alloggio di cinque splendide campane giunte dall’Italia, poste nel piano successivo cioè il quarto ed ultimo.
Come in tutte le opere rea-lizzate dai missionari Orionini in Africa, anche qui amici e benefattori genovesi hanno dato il loro contributo.
In modo particolare hanno contribuito, come già in altre opere sociali della Missione, i club del Grappolo del Rotary Club coordinati da Tortona… e altri Club Rotary limitrofi che hanno partecipato al sevice.
Il Rotary è stato sensibile soprattutto al fatto che il campanile avrà un bel serbatoio per l’acqua potabile che servirà il vicino villaggio di Imperiè, villaggio di poveri, la più parte immigrati, che confina col nostro santuario della Guardia.
Accanto alla statua monumentale della collina c’è un rubinetto di acqua potabile, per le necessità del luogo (lavare il pavimento, nutrire i vasi di fiori…).
Non è per altri usi.
Ma…(qui c’è un grosso ma) nei momenti morti (mattino prestissimo, sul mezzogiorno e verso sera, dopo le 18) arrivano i ladri…
Spesso incontri due tre mamme, qualcuna con una bacinella di trenta litri sulla testa, l’ultimo nato sulla schiena, un altro per mano…
Scusi, signora, è proibito rubare l’acqua qui… OUI, OUI, Pardon!
E via verso casa che è a un chilometro e mezzo di distanza.
Con il serbatoio del campanile avranno l’acqua a poche decine di metri. Si chiederà qualche soldo… che spesso hanno dimenticato a casa o mandano delle bambine con bacinelle più grosse di loro.
Noi pensiamo che la Madonna sorrida e che don Orione si affretti a dire: lasciate stare… che poi pago io. Din Don.

(A.V.)
Nota: don Aldo resterà a Genova-Paverano ancora fino a tutto Aprile.
Non rifiuterebbe un pensiero per qualche bacinella d’acqua del nuovo campanile da regalare a chi non ha 5 franchi cefa.