Il nostro spirito di famiglia

Una lettera a cuore aperto dal nostro Cappellano Don Bruno.

La Congregazione di Don Orione ha come denominazione ufficiale “Piccola Opera della Divina Provvidenza”,  il programma del Santo Fondatore è ben preciso: “La Piccola Opera della Divina Provvidenza, per seminare Cristo, la fede e la civiltà, nei solchi più umili e bisognosi dell’umanità, assume forme e metodi differenti, crea e alimenta diversità di istituzioni. Suo anelito è la diffusione, tra il popolo, dell’Evangelo e dell’amore al Papa, dolce Cristo in terra, nonché uno spirito più vivo e più grande di fraterna carità tra gli uomini“. (Don Orione)
A costituire la Piccola Opera della Divina Provvidenza (da alcuni chiamata anche “la grande famiglia orionina”) è la condivisione dell’identico carisma e la comunione con le altre componenti della medesima “pianta unica ma con molti rami, tutti vivificati dalla stessa linfa“. (Don Orione). Ebbene in questo carisma così ricco ed attuale, vi è incastonata una gemma preziosa e necessaria: lo Spirito di Famiglia.

Questo valore è importante in una società egoistica, orgogliosa, relativista e fredda, dove gli altri devono essere oggetti da sfruttare e da manipolare per fini ed interessi personali.

Ebbene, Don Orione, voleva che i suoi religiosi e, naturalmente anche i laici che operano nelle nostre strutture, fossero pieni di amore di Dio e del prossimo. Voleva che si servissero i poveri, gli abbandonati, i più bisognosi di tutto, vedendo in loro Gesù Cristo stesso. Voleva che nelle sue Case regnasse il rispetto reciproco, l’armonia, la gioia sincera e l’allegria; desiderava che il sorriso sprizzasse non solo sulle labbra, ma anche negli occhi e che tutto questo partisse dal profondo del cuore. Voleva che ci si facesse sempre il bene e che fossimo capaci di accettarsi così come siamo ma sempre con l’intento di migliorarsi, ma anche capaci di sapersi perdonare a vicenda con umiltà e determinazione.

Una persona esterna, un visitatore, dovrebbe percepire subito entrando nelle nostre Case che c’è qualcosa di diverso, di gradevole, che fa star bene, qualcosa di cui ti senti pervaso.

Io, Don Bruno, Cappellano del Piccolo Cottolengo Genovese dall’11 agosto 2014, ho respirato questo clima di famiglia in tutte le case in cui sono stato. La mia famiglia terrena era povera, regnava amore e rispetto e sacro timor di Dio; ma entrando nella Piccola Opera della Divina Provvidenza ho forgiato e suggellato ancor di più questo Spirito di Famiglia. Per questo non finirò mai di ringraziare il Signore, la Madonna e Don Orione.

Il mio più grande desiderio e la mia preghiera è che non venga mai a mancare nelle nostre Opere.

Don Bruno Lucchini