La Famiglia don Sterpi torna a casa
Proprio nel giorno della festa del Venerabile don Carlo Sterpi, 22 novembre, si è svolta al Paverano l’inaugurazione del reparto don Sterpi, dopo i lavori di ristrutturazione e adeguamento alle normative vigenti. Se è vero in generale che al Piccolo Cottolengo vecchie denominazioni quali Reparto e Istituto devono essere superate, è proprio vero in particolare per questa famiglia del don Sterpi, insieme da decenni e che ha avuto in suor Sarina (morta nel novembre del 2009) la madre che don Orione voleva le suore fossero per coloro che una madre l’avevano perduta o non l’avevano mai avuta.
La concelebrazione eucaristica, momento centrale della inaugurazione, è stata presieduta da mons. Niccolò Anselmi, vescovo ausiliare di Genova e grande amico del Piccolo Cottolengo genovese; hanno concelebrato il Direttore, don Alessandro D’Acunto e il Parroco, don Erasmo Magarotto.
Oltre alle autorità, al personale, ai volontari del gruppo di pastorale giovanile di Genova, erano presenti anche i genitori di Francesca Bonello, la giovane volontaria morta in un incidente stradale in Spagna nello scorso mese di marzo. Francesca frequentava anche il don Sterpi quando con gli amici volontari del gruppo di pastorale giovanile veniva al Paverano e le nostre “ragazze” la ricordano bene, con commozione e affetto.
Il Vangelo ieri era quello delle vergini stolte e delle vergini sagge. Decisamente antipatiche queste ultime, ad una prima affrettata lettura, ha detto il Vescovo nell’omelia. Ma Gesù – ha proseguito mons. Anselmi – non intende certo proporre come virtù l’egoismo dell’«arrangiati-dovevi-pensarci-prima». Semmai intende sottolineare il fatto che le cose belle e grandi della nostra vita non si improvvisano ma si preparano e crescono col tempo, giorno per giorno, un passo alla volta, una decisione alla volta. Ascoltando l’omelia consideravo che era proprio quello che suor Sarina e Francesca avevano fatto, che proprio così erano vissute. E che davvero non c’è amore più grande di quello di chi dà la vita per i propri amici. Ci aiutino nella comunione dei santi, suor Sarina e Francesca, a vivere così ogni giorno, noi che ancora ci troviamo nel tempo e con la libertà di fare il bene.
Davide Gandini