La mia esperienza di alternanza Scuola-lavoro
Il Pcdo genovese, negli ultimi due anni, ha cercato di coinvolgere i giovani in maniera attiva nelle sue case, in particolare attraverso percorsi di Alternanza scuola lavoro, partendo dal presupposto che questi rappresentino un’occasione unica di arricchimento reciproco. Ecco di seguito la testimonianza di Pietro, uno studente che frequenta la classe V del Liceo King e che per il secondo anno consecutivo ha scelto di svolgere un percorso di ASL nella nostra Casa di Paverano.
Se dovessi fare adesso un resoconto su ciò che è stata per me e che mi ha insegnato la settimana di alternanza al Boggiano Pico, la prima parola a venirmi in mente sarebbe “diversità”.
Nel corso di quei giorni mi sono trovato in contatto con un mondo totalmente diverso da quello sperimentato quotidianamente. Un mondo extra lunare col quale proprio le emozioni si sono rivelate l’unica forma di legame instaurabile. Ho camminato a pari passo con situazioni con cui, forse, non avrei avuto di famigliarizzare in qualsiasi altro luogo. Ho incontrato persone che normalmente reputo “soltanto” delle persone disabili, ma che in verità sono molto più di ciò sembrano.
Nel momento in cui prestavo volontariato all’interno del Paverano, non potevo ancora rendermi conto di queste cose.
Solo abbattendo i nostri pregiudizi, che legano la figura della persona disabile a quella dell’escluso, o qualsiasi altra cosa salti per la testa, possiamo aprire gli occhi sul mondo e spingerci al di là dell’apparenza, conoscere veramente le persone. Penso sia questa, allora, la più grande lezione che mi ha dato il Paverano.
Stare a stretto contatto con la diversità, difficoltà cognitiva nel caso del Boggiano Pico, un presidio riabilitativo semiresidenziale convenzionato Asl e rivolto a giovani adulti disabili, spalanca gli orizzonti morali e trasforma la paura dell’altro in desiderio di sorprese. La diversità è un dono prezioso per chi la tocca e la vive concretamente. È il balcone più alto per affacciarsi sulla realtà, in tutta la sua varietà e i suoi costumi. Accettare con entusiasmo la diversità è tipico della persona matura, aperta alla vita, ed è uno dei più alti gradi di civiltà di una nazione. Perciò la mia esperienza al Piccolo Cottolengo di Don Orione, secondo me, è stata un’ottima esperienza educativa, una nuova prospettiva per vedere le cose. Tutto grazie a un progetto di Alternanza coerente e ben coordinato dagli educatori intraprendenti della struttura e dai i miei insegnanti che hanno promosso la collaborazione.
Pietro Vinciguerra