L’accoglienza giornaliera per persone anziane

I centri diurni sono servizi semiresidenziali rivolti ad anziani del territorio, con vario grado di non autosufficienza che, per il declino funzionale e/o cognitivo, esprimono bisogni tali da non essere più gestibili al domicilio, ma non ancora da richiedere un ricovero in una struttura residenziale socio-sanitaria.

L’inserimento in un centro diurno consente quindi alla persona anziana di mantenere la serenità che deriva dal conservare il proprio domicilio, pur usufruendo di un servizio il cui compito generale è quello di fornire un sostegno integrato alla vita quotidiana orientata alla valorizzazione delle funzioni residue, agli interventi di tipo occupazionale e all’animazione. All’interno del servizio vengono svolte attività specifiche volte al recupero funzionale sia motorio che occupazionale che cognitivo.

Sono presenti due tipologie di centri diurni:

  • di primo livello: rivolti ad anziani in condizioni di limitata autonomia fisica in cui il disturbo cognitivo non rappresenta il problema dominante;
  • di secondo livello: rivolti ad anziani affetti prevalentemente da patologie psicoinvolutive severe, il cui grado di non autonomia è determinato dal deficit cognitivo.

L’orario di apertura dei centri diurni (di norma 12 mesi l’anno) è da 7 a 10 ore giornaliere per almeno 5 giorni alla settimana.

Il Piccolo Cottolengo di Don Orione negli anni ha messo a disposizione tre 3 centri diurni Anziani, distribuiti sul territorio genovese.

Villa Santa Caterina in viale a Pino Sottano a Molassana

Von Pauer in via Ayroli nel centro di Genova

Moresco nel Comune di Bogliasco

I tre centri diurni del Pcdo possono ospitare in totale fino a 145 persone anziane e fino a marzo 2020 le hanno accolte proponendo attività stimolanti, di sostegno e di supporto anche per le famiglie.

Purtroppo con l’emergenza Covid-19 queste strutture hanno chiuso in via precauzionale: la situazione poteva essere potenzialmente ad alto rischio ed i nostri anziani si sono ritrovati a domicilio in lockdown.

Il personale dei centri diurni ha impiegato un grande sforzo nel mantenere i contatti con le famiglie offrendo regolare e costante supporto telefonico. Per sostenere i familiari delle persone affette da demenza e nello specifico malate di Alzheimer, si è pensato infatti di rinforzare quella che è da sempre stata una modalità integrativa dell’assistenza, ovvero il supporto telefonico, per continuare a garantire alle famiglie sostegno e affiancamento.

Operatori esperti rispondono a bisogni di orientamento, informazione, consulenza e sostegno psicologico, attivando inoltre una gestione a distanza del maggior numero possibile di attività con l’ausilio di strumenti informatici a favore degli Ospiti con una discreta autonomia.

Il tutto con il fine ultimo di tutelare lo stato di salute delle persone affette da grave patologia e dei loro care-giver, sostenendoli e responsabilizzandoli per l’assistenza a domicilio.

Maddalena Senesi – Stefania Vagnozzi