Marina

Alla notizia della morte di Marina Damonte, vorrei proporre l’esperienza di Don Orione alla morte del suo giovane sacerdote don Gaspare Goggi, a soli 31 anni. Era il più intelligente, laureato, stimato da tutti per dottrina e virtù, quello su cui Don Orione faceva più affidamento per la sua nuova congregazione religiosa.

“Ah, la morte di Gogi mi ha fatto una tale ferita che non si chiuderà mai più” (Scritti, 35,170).

“Don Gaspare era una delle più grandi colonne della Congregazione, morto consumato per troppe fatiche… L’ho pianto, l’ho pianto tanto; Don Goggi l’ho pianti più di mia madre” (Parola 4, 435).

E a due mesi dalla morte Don Orione si sfoga così con la Madonna, pellegrino al Santuario di Monte Penice:

“A te, o mia cara Madonna! Sono tanti anni e in questo tuo santo giorno venivo a consacrarmi ai tuoi piedi col primo figlio della Divina Provvidenza e tutti gli anni in questa festa venivamo ancora qui (ai tuoi piedi) o Vergine benedetta! Quest’anno quel mio povero e caro figliuolo è morto, e sono qua solo! – Sono solo davanti a Te! – ascoltami, o tu che vedi e sai compatire il cuore che piange. Il mio figliuolo è morto!… E io vengo ancora a rinnovarti la consacrazione di me, e la mia offerta, ma sono solo! O maria, cara Madre e Madonna mia, ascoltami, guarda le lagrime del mio povero cuore che piange!… Vedi, quest’anno non so più parlare: perdonami, sono solo, il mio povero figliuolo è morto! Ma io piango, ma mi consolo pensando che tu sei tanto buona e mi sai compatire! Ma io so che sarà qui anche lui… lasciami piangere un poco! Sono solo… Il mio povero figliuolo è morto!”.

Don Dorino Zordan
Direttore del Piccolo Cottolengo