Messaggio di Pasqua del Direttore Don Dorino
Genova, 4 aprile 2022
Carissimi Ospiti, Familiari e Collaboratori,
Siamo a Pasqua, Cristo è risorto! e la sua resurrezione è il fuoco che fa ardere la nostra Fede, che illumina e scalda la vita di ogni cristiano.
Come ogni Quaresima, qui al Piccolo Cottolengo Genovese di Don Orione sono iniziate le attività di intreccio dei parmureli della Domenica delle Palme, una tradizione che affonda le radici negli anni e che ci vede impegnati insieme, ognuno come può, in preparazione alla Santa Pasqua. Al Cottolengo si vive allegramente: si prega, si lavora, nella misura consentita dalle forze; e così è stato anche in questo tempo ancora tanto complicato per l’umanità, segnato dalla pandemia e dalla guerra.
“Siamo Figli della Divina Provvidenza! – ci ricorda Don Orione – Non siamo di quei catastrofici che credono il mondo finisca domani; l’ultimo a vincere sarà Iddio, e Dio vince in una infinita misericordia. (…) Senza Cristo tutto si abbassa, tutto si offusca, tutto si spezza: il lavoro, la civiltà, la libertà, la grandezza, la gloria del passato, tutto va distrutto, tutto muore”.
Rinnoviamo allora oggi, mentre ci approssimiamo alla Settimana Santa, la nostra Fede in Cristo e facciamo della sua Pasqua la nostra Pasqua. Davanti a Gesù crocifisso e risorto per riscattare i peccati dell’umanità lasciamo brillare alta la fiamma della speranza, speranza soprattutto per chi soffre. Nelle sue piaghe possiamo trovare rifugio e conforto alle nostre, nelle sue piaghe c’è la nostra consolazione e il senso del nostro dolore. Cristo ci accoglie e ci guida alla guarigione.
Cari tutti, intrecciamo le nostre mani e le nostre speranze come i parmureli, e facciamo risplendere il bene. Ad ognuno di voi auguro una buona e Santa Pasqua.
Con fiducia nella Provvidenza e in San Luigi Orione,
Don Dorino Zordan
Direttore Piccolo Cottolengo Genovese di Don Orione