MLO: La prof. che insegna ai ragazzi malati di cancro

    •  “A  DANIELA DI FIOREprofessoressa presso l’oncologia pediatrica del GEMELLI  di Roma, è stata attribuita l’onorificenza “per la PASSIONE  E LA SENSIBILITA con cui svolge il servizio di insegnamento a favore dei piccoli ricoverati”.

  • LA PRIMA VOLTA IN OSPEDALE: Quando entrò per la prima volta al Policlinico Gemelli – uno dei 170 ospedali italiani dove si svolge una  regolare attività scolastica,  si chiese: CHE CI FACCIO QUI?  I ragazzi devono curarsi, figuriamoci se ascolteranno le mie lezioni su Dante o Manzoni.
  • “ANGELO, MI MANCA MOLTISSIMO”  Molto presto Daniela ha invece scoperto quanto sia importante la scuola per curare l’animo di un bambino malato e, invece di “svignarsela” appena possibile, ne ha fatto il proprio obiettivo professionale e di impegno sociale.  
  • DEL PRIMO GIORNO.., RICORDA IL VOLTO DI ANGELO:    un quindicenne magro, con il pigiama celeste che gli stava tre volte. Era già un ragazzino con la bandana ma sorrideva sempre, persino quando la  radioterapia lo abbatteva.   Lo chiamavano tutti “il gentiluomo”. Voleva studiare anche le materie che non rientravano  nel suo piano  di  studi e sognava  di diventare cuoco. Purtroppo Angelo non ce l’ha fattaMI MANCA MOLTISSIMO
  •  IL VALORE DELLO STUDIO PER I RAGAZZI RICOVERATI   A molti di noi viene spontaneo domandarsi come sia possibile trasmettere amore per lo studio a bambini e ragazzi che lottano per sopravvivere in un ambiente così diverso, dalla scuola e dalla propria casaSono loro stessi che bramano per studiare. In ospedale, LA SCUOLA DIVENTA  UNA TERAPIA, una motivazione a non arrendersi: rinforza la speranza nel futuro, la voglia di farcela. Impegnandosi sui libri, i ragazzi si sentono ancora connessi con il mondo che hanno lasciato fuori, distraendosi dalla sofferenzaLO STUDIO IN CORSIA DIVENTA UN LUSSO, UNA GIOIA. E, appena mettono piede in reparto, crescono di colpo:  Nessuno mi ha mai detto: “Ah, io sto male, merito indulgenza”ANZI A VOLTE CHIEDONO PIÙ COMPITI, per riempire il vuoto dei weekend. Non sono obbligati a seguire le lezioni, ma attraverso la scuola CERCANO QUELLA NORMALITA’ DI CUI LA MALATTIA LI HA PRIVATI
  •  A SPIEGARE ALCUNI AUTORI MI TROVO IN IMBARAZZO  Daniela racconta come a volte presentando qualche autore si tocchino senza volerlo CORDE ESTREMAMENTE DOLOROSE     Mi sono sentita una stupida quando ho dovuto affrontare      IL CARPE DIEM DI ORAZIO con un alunno. LUI QUEL CONCETTO LO CONOSCEVA MEGLIO DI TUTTI. Sapeva bene CHE LA MORTE È DIETRO L’ANGOLO e dunque dobbiamo VIVERE OGNI ISTANTE COME FOSSE L’ULTIMOE mentre io spiegavo, in grande imbarazzo, LUI ANNUIVA.
  • IL DOLORE DI TROVARE IL LETTO VUOTO  Qual è il momento più difficile da affrontare per un insegnante che svolge la sua opera in contesti simili? OGNI VOLTA CHE TROVO UN LETTO VUOTO. Noi insegnanti ospedalieri possiamo rivolgerci a degli psicologi quando ci sembra di non reggere più. Ma ciò che mi dà la forza di andare avanti dopo ogni dolore è il senso del dovere da compiere fino in fondo, per gli altri alunni: quando ho saputo della MORTE DI ANGELO stavo spiegando a Elena le Crociate, impegnandomi a raccontargliele perfettamente.
  • SONO SEMPRE I RAGAZZI A DARMI LA FORZA: quando li vedo tornare per i controlli, sani e radiosi, è un momento importantissimoUNA RAGAZZA, FULVIA, è venuta apposta da Napoli per portarmi la bomboniera dei suoi …18 ANNI!
  • I RAGAZZI SONO LA MIA BUSSOLA …Tornando al momento in cui ha avuto la tentazione di rinunciare confida: Invece sono rimasta, perché QUESTI RAGAZZI MI HANNO INSEGNATO IL SENSO DELLA VITALa pazienza, il coraggio. SONO LA MIA BUSSOLA. Quando un alunno ti manda un sms alle 6 di  mattina, chiedendoti di arrivare un po’ prima COSI POTRA FARE LEZIONE PRIMA DELLA RADIOTERAPIA, non puoi non pensare che siano loro a INSEGNARE A TE IL MODO PIÙ BELLO DI STARE AL MONDO.
  • RISONANZE: che “LEZIONE DI VITA” ci danno questi  CORAGGIOSI RAGAZZI  e questa AMMIREVOLE INSEGNANTE… in che cosa, amici,  potremmo imitarli almeno un pò, amici?           ———————-donalesiani@gmail.com