MLO: Torniamo a scuola di San Giuseppe

+++PAPA FRANCESCO: IMPARIAMO DA GIUSEPPE  che nei Vangeli NON PARLA MAI, MA FA… Impariamo a coltivare il silenzio e GUARIRE LA NOSTRA LINGUA, perché non ferisca più i fratelli. Impariamo ad UNIRE AL SILENZIO L’AZIONE.

IL SUO SILENZIO LASCIA SPAZIO A GESÙ,  E’ importante, “pensare al silenzio in quest’epoca”   “I VANGELI non ci riportano nessuna parola di Giuseppe, per “lasciare spazio alla Parola fatta carne, a Gesù”,

 

+++RECUPERARE LA DIMENSIONE CONTEMPLATIVA “il silenzio di Giuseppe non è mutismo; è un silenzio pieno di ASCOLTO, un silenzio OPEROSO, un silenzio che fa emergere la sua INTERIORITÀ”. Gesù, nella casa di Nazaret, è cresciuto a questa “SCUOLA” cercando sempre “SPAZI DI SILENZIO NELLE SUE GIORNATE”, e invitando i suoi discepoli a fare la stessa esperienza.

 

+++COME SAREBBE BELLO SE OGNUNO DI NOI, sull’esempio di S. Giuseppe, riuscisse a recuperare questa dimensione contemplativa della vita. Ma tutti noi sappiamo per esperienza che non è facile: IL SILENZIO UN PO’ CI SPAVENTA, perché ci chiede di entrare dentro noi stessi e incontrare la parte più vera di noi.


+++SENZA QUESTO ALLENAMENTO, IL NOSTRO PARLARE SI AMMALA
 Non è facile riconoscere questa Voce, confusa insieme alle mille voci di preoccupazioni, desideri, speranze che ci abitano; le nostre parole possono diventare adulazione, bugia, maldicenza, calunnia.

 +++GESÙ: CHI CALUNNIA IL PROSSIMO È OMICIDA  Se il Libro del Siracide ricorda che “ne uccide più la lingua che la spada”,  Gesù lo ha detto chiaramente: “chi parla male del fratello, chi calunnia il prossimo, è omicida”. Questo è il motivo per cui dobbiamo imparare da Giuseppe a COLTIVARE IL SILENZIO: quello spazio di interiorità nelle nostre giornate in cui diamo la possibilità allo Spirito di rigenerarci, consolarci, correggerci.

 +++GIUSEPPE HA UNITO AL SILENZIO L’AZIONE   mettendo in pratica l’ammonimento di Gesù: “Non chi dice Signore, Signore entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli”. Il suo consiglio finale è “parlare giusto, mordersi un po’ la lingua qualche volta, invece di dire stupidaggini”.

 +++LA PREGHIERA: “S. Giuseppe, uomo del silenzio, tu che nel Vangelo non hai pronunciato nessuna parola, insegnaci a DIGIUNARE DALLE PAROLE VANE, a riscoprire il valore delle parole che INCORAGGIANO, CONSOLANO, SOSTENGONO. Fatti vicino a coloro che soffrono a causa delle parole che feriscono, come le calunnie e le maldicenze, e aiutaci a unire sempre alle parole i fatti. Amen.”

+++RISONANZE…E IMPEGNI DI VITA :  MENO CHIACCHIERE E PIU’ FATTI… un po’ meno “cellulari – tutto fare” e un po’ piu’… attenzione  concreta e cordiale  a chi ci sta vicino e… sta male…———–

CHE NE DITE, AMICI?———————————–donalesiani@gmail.com