Né presuntuosi, né conigli
…Non solo bisogna mantenere le posizioni, ma bisogna progredire, progredire, progredire!
Non prògredi, règredi est.
Come della virtù, come della grazia e vita spirituale, e così è delle istituzioni religiose: –
Non prògredi, règredi est.
Bisogna fare;
bisogna fare bene;
bisogna fare di più, molto,
ma molto di più!
Non voglio dei presuntuosi, ma non voglio neanche dei conigli…, non voglio neanche gente fiacca; piccola di testa e di cuore, priva di ogni sana, moderna, necessaria e buona iniziativa, priva del necessario coraggio!
Confidare non in noi, ma in Dio, e avanti con animo alto, con cuore grande, con grande coraggio!
Dio assiste e dà la forza!
Che temere?
Nei servi di Dio non deve mai entrare nessuno scoraggiamento: noi siamo soldati di Cristo, e perciò dobbiamo pregare, guardare a lui, non temere mai: dobbiamo anzi aumentare un coraggio superiore di gran lunga alle forze che sentiamo: perché Dio è con noi!
Non lasciatevi sgomentare dalle difficoltà o dal poco frutto, e state uniti nella carità di Gesù Cristo!
La vostra vita sarà piena di triboli e di spine… Ma non dubitate: Dio è con voi, se voi sarete umili e con Dio! Pigliatevi il vostro carico con fede, con viva fede e fiducia nel Signore, poiché il vostro carico vi viene da Dio, e Dio vi sta sempre vicino.
Il vostro zelo sia non volubile, non incostante, non a salti, non indipendente, né insubordinato alla disciplina la più rigida, quale deve essere la disciplina vera religiosa; ma sia zelo fervente, costante, illuminato; zelo grande e infiammato, ma prudente nella carità.
Ci vuole un illuminato spirito di intrapresa, se no certe opere non si fanno; la vostra diventa una stasi, non è più vita di apostolato, ma è lenta morte o fossilizzazione! Avanti, dunque!
Non si potrà far tutto in un giorno, ma non bisogna morire né in casa, né in sacrestia: fuori di sacrestia!
Non perdere d’occhio mai né la chiesa, né la sacrestia, anzi il cuore deve essere là, la vita là; là dove è l’Ostia; ma con le debite cautele, bisogna che vi buttiate ad un lavoro che non sia più solo il lavoro che fate in chiesa.
Via, via, ogni pusillanimità!
Lungi da noi ogni pusillanimità sotto la quale si nasconde, talora, la pigrizia e la piccolezza dell’animo.
La pusillanimità è contraria allo spirito del nostro istituto, che è ardito e magnanimo.