Vuoti a perdere
La confusione regna sovrana, nella comunicazione, nella cultura, persino nella scienza e purtroppo anche sui valori. Mentre siamo alle prese con la prima epidemia dell’epoca social, contribuiamo a farci del male corrodendo le basi della nostra civiltà.
Quel mattino di Pasqua
Gesù lo aveva annunciato che nel giro di pochissimo tempo, in tre giorni, sarebbe risorto dai morti, ma i discepoli non capirono, e solo la mattina di Pasqua riconobbero che la missione del Messia era quella di dare la vita attraverso la sua morte.
Il sorriso di Don Orione
“Don Orione parlava con la sua figura, gli occhi, i sorrisi. I suoi sorrisi facevano del bene e riempivano il cuore di pace” (dal libro in memoria di Don Orione nel primo anniversario della sua santa morte,
XXVIII Giornata Mondiale del Malato
Entriamo in Cattedrale con il nostro carico di perle preziose, le ospiti del Piccolo Cottolengo di san Luigi Orione e, nella penombra iniziale della chiesa, brilla una statua della “Immacolata Concezione”, piccola, fragile, tenera, un’”ostia” ma… che potenza simboleggia!
Don Enrico Contardi
Amico e missionario pure lui, Don Giuseppe Dutto affermava che Don Enrico Contardi “forse la maggior parte degli stessi figli di Don Orione non l’hanno conosciuto che di nome perché era in Argentina fin dal febbraio 1932”
Don Giulio Cremaschi
“Il maestro dei novizi è di poca, anzi di ruvida apparenza, ma fine e di molto discernimento. Ho stima di lui che è venerato da chi resta e da chi va e tutti lo portano nel cuore anche dopo anni e anni che sono usciti dal noviziato”.
I Fratelli Perlo
Anche i fratelli Perlo, Don Clemente e Don Pino (detto Pierino), erano amati e stimati in ugual misura, sebbene non abbiano goduto degli stessi tempi. Il primo, infatti, concluse il suo cammino a 98 anni,
Guarirai, guarirai
Eravamo più di cento riuniti all’ingresso del “Paterno”, il 21 ottobre 1931. Quando comparve, Don Orione spalancò i suoi grandi occhi ed il suo volto si illuminò, vedendo davanti a sé tante speranze. Ci benedisse.
Una curiosa simbiosi
Il genovese che non ha conosciuto Don Gerardo Durante o è troppo giovane o non ha avuto a che fare con problemi assistenziali, specie con il Piccolo Cottolengo di Castagna, dove lo accolse, nel 1936,
I Fratelli (Religiosi senza sacerdozio, chiamati anche coadiutori)
Fratel Eugenio José
Si racconta: “Un giorno il mio padrino, viaggiando in treno da Miguel Burnier a Ponte Nova (Brasile), si incontrò con Padre Antonio Pagliaro.
Si vede che Don Orione ti voleva con sé
Don Orione, nel 1933, aveva aderito a gestire il santuario di Ortonovo (SP) e scriveva: “Anche questo santuario di Ortonovo si allineerà agli altri che la Congregazione ha in varie parti d’Italia e anche all’estero.
Don Arcangelo Perciballi
Capita nella vita d’essere maltrattati, anche in buona fede. È, tra gli altri, il caso del nostro Arcangelo, rimproverato ingiustamente dalla propria insegnante.
Giocare al biliardo: spazio al tempo libero e non solo…
Numerosi ospiti durante le interviste BASIQ, strumento per la valutazione della Qualità di Vita, hanno manifestato il desiderio di giocare a biliardo: “Mi piacerebbe giocare a Biliardo! Ci giocavo spesso con i miei amici…”,
Don Orione tra storia e attualità
Don Luigi Orione (1872 – 1940) dedicò tutta la sua vita a testimoniare il Vangelo di Gesù Cristo con la realizzazione di innumerevoli opere di carità al servizio dei “desamparados”, cioè delle persone maggiormente in difficoltà
Il mini tennis al Boggiano Pico
Luciano Tavella è socio dell’Associazione di Volontariato “Associazione Volontari Don Orione Genova-Sui Passi di Don Orione-”
Marija Manfreda
Si è spenta d’improvviso l’otto gennaio, quasi a confermare una vita impegnativa di cui non amava parlare. Gli incontri personali erano rari con tutti, escluso il fratello Emilio, religioso orionino per 66 anni, la maggioranza dei quali spesi al Piccolo Cottolengo di Genova. Erano nati a Santa Lucia d’Isonzo (Gorizia), ma la guerra aveva deciso un cambio: erano diventati Sloveni.