15-16 maggio: Festa di San Luigi Orione
Per l’occasione presso il il Salone San Lorenzo del Paverano, è possibile visitare la mostra itinerante “Una vita per la Vita”, sulla forza dell’ Eucarestia nella vita, nel messaggio e nella spiritualità di Madre Teresa di Calcutta.
L’allestimento è parte di una serie di iniziative volte a celebrare la persona di Don Orione Santo, pensatore e missionario. (16 maggio 2019)
Questa mostra, come gli altri eventi che si terranno, promuovono una cultura del pensiero e dell’agire che ha a cuore l’uomo e la vita…
Vi aspettiamo numerosi
Addio a Jean Vanier, che ci ha insegnato ad amare la fragilità
È morto nella notte, a 90 anni, Jean Vanier. Dal 1964 impegnato con le persone con disabilità più gravi, fondatore dell’Arca e del movimento “Foi et Lumiere” (Fede e Luce). Il suo stile? Non assistere chi è fragile ma ascoltare
Una donna vestita di sole
Tradizionalmente il mese di Maggio è ancora dedicato alla Madonna, anche se i liturgisti ricordano che il periodo più adatto alla devozione mariana è il tempo di Avvento.
Intervista a Don Dorino (3)
- Da ciò che ha assimilato lungo gli anni, nei panni di cui la Congregazione l’ha rivestita, cosa ritiene manchi maggiormente, oggi, dello spirito e del carisma di Don Orione.
Subito dopo la prima professione religiosa, nel 1973, avevo risposto ad un questionario della Congregazione affermando: “C’è una cosa che mi piace tanto in Don Orione: l’amore al Papa e ai Vescovi”. Riconosco che questo è il centro vitale della Congregazione di Don Orione, che oggi si concretizza nel Quarto voto di fedeltà al Papa. E ritengo un privilegio aver potuto servire il Papa nei due anni vissuti in Vaticano, a servizio del Papa, come vice capo ufficio delle Poste Vaticane. Ho l’impressione, però, che Don Orione sia conosciuto più per le opere di carità che per il suo amore al Papa e alla Chiesa e anche la Congregazione da lui fondata non abbia ancora trovato le modalità adeguate per esprimere questo aspetto caratterizzante.
- A che cosa o a chi si può addebitare l’allontanamento dei giovani, specie negli stati economicamente più dotati, dalla sequela di Cristo. Quale la responsabilità degli adulti, specie nell’esempio di cui dovrebbero essere portatori.
L’allontanamento della società e dei giovani da Gesù Cristo e dalla Chiesa può essere determinato da tante cause concomitanti. Personalmente io ritengo che la causa principale sia il benessere. Mi ha sempre impressionato la frase di Don Orione: “Ringrazio Dio di essere nato povero”. E l’ho sempre applicata anche alla mia vita. Del resto Gesù stesso ha scelto la via della povertà per salvare l’umanità. È venuto per i malati e non per i sani. Soprattutto i poveri l’hanno accolto e seguito, come gli apostoli. Gli adulti hanno la colpa di voler togliere tutti gli ostacoli ai giovani, invece di aiutarli a crescere attraverso le difficoltà della vita, affiancandosi, ma mai sostituendoli. Ciò che non si conquista con la fatica, gradualmente, giorno dopo giorno, impegnando le proprie capacità, e forgiando la volontà, non produce frutti duraturi.
Maria, colei che dice sì fin dall’inizio
Maria è colei che ha creduto (Lc 1,45) di fronte al messaggio che rivoluziona la sua vita di credente e conseguentemente la nostra. Non è stato semplice accogliere dall’Arcangelo Gabriele l’annuncio che lei sarebbe diventata la madre del Messia.
Paolo VI e l’orologio della provvidenza
La Provvidenza come un orologio, che ha però un orario diverso dal nostro. È la metafora usata da Paolo VI nel maggio del 1958, quando era arcivescovo di Milano, in occasione dei venticinque anni dall’avvio del Piccolo Cottolengo Milanese, per ricordare nell’Aula Magna
Ritiro spirituale dei volontari in preparazione alla Santa Pasqua
Sono due settimane da quando è iniziata la Quaresima, ed abbiamo cominciato a riflettere su quale digiuno, preghiera, carità possiamo basarci per purificare cuore, mente e, di conseguenza, quale comportamento adottare per testimoniare efficacemente il nostro essere
Esperienza lavoro di pubblica utilità
Spesso non ci si rende conto che le ingenuità e la superficialità possono mettere in pericolo i principi morali che hanno caratterizzato la tua vita. Ci si trova ad essere giudicati per quello che non si è e non si è mai stati.
La mia seconda casa
Spettabile Istituto di Don Orione, non ci sono parole sufficienti per ringraziarvi del personale alle vostre dipendenze, tanto gentile, umano e competente. Il 17 febbraio mia mamma, Michelina Macri, già ospite al reparto Don Nicco, volava in cielo, per fortuna tra le mie braccia. Il personale, in questo frangente tanto triste, è stato vicino alla mamma e a me con umanità, sensibilità, amore e capacità.
Grazie, San Luigi Orione
Un particolare ringraziamento alle maestranze del reparto Santa Caterina, istituto di Paverano, alla dottoressa Natale, al Capo Sala, a tutti gli infermieri e collaboratori che per undici anni anno accudito amorevolmente la Signora Angela Testino, mancata il 3 aprile scorso.
Il tiro con l’arco: una “diversa abilità” totalmente adattata
Da tre anni due persone che abitano la nostra casa di Paverano, Piccolo Cottolengo di Don Orione, partecipano ad un’attività sportiva insolita e coinvolgente: il tiro con l’arco.
La fotografia non mostra la realtà, mostra l’idea che se ne ha. (Neil Leifer)
Dopo aver concluso il mio percorso come volontaria di servizio civile con i ragazzi che frequentano il Centro Diurno Boggiano Pico, attraverso l’Associazione di volontariato ho potuto continuare a svolgere attività con loro.
Il Villaggio della Carità: una giornata di riflessione sul costrutto della Qualità di Vita
Lavorare secondo il Paradigma Esistenziale richiede un cammino temporale e culturale.
Il Villaggio della Carità ha iniziato questo percorso sei anni fa con la visita del Prof. Ruggerini e quale prima tappa ha visto, nel 2016
Don Arturo Bisi
Si è spento a Paverano il 2 marzo a 92 anni di età. Nato a Nibbiano – PC, entrò ragazzo in seminario a Montebello della Battaglia (1940), svolgendo il tirocinio fra Genova Borzoli e Finale Emilia – (MO). Escludendo Sassello – SV (4), Fano – PU (2) e Selargius –
Vilma e la sua corriera verde
Vilma nasceva a Cassinelle (AL) il 7 agosto del 1950; entrava a far parte della nostra grande famiglia nel 1961 all’età di soli 11 anni. Vilma si è sempre contraddistinta per la sua allegria e solarità.