Il gruppo “Arca di Noè 2.0” compie 10 anni
Il gruppo nasce nell’Autunno del 2009 formato inizialmente dalle signore e signori dell’Opera Don Orione (residenti negli Istituti Paverano e Villa Moresco) e dai bambini della Scuola Primaria “Solari” (Ist. Comprensivo Terralba). In seguito si sono aggiunte le persone detenute nel Centro Clinico della Casa Circondariale di Marassi e quest’anno un gruppo di ragazzi provenienti dall’Africa, in collaborazione con il CPIA Genova Centro Levante. A loro si uniscono professionisti dell’Opera Don Orione,
Laboratorio sensoriale
I sensi sono i primi strumenti che l’uomo ha per relazionarsi con il mondo: sentire, esplorare e poi percepire. Lo stimolo esterno provoca una risposta a livello di organi di senso, questi attivandosi generano una sensazione. Sentire il mondo permette di rendersi conto che esiste un “oltre a sé”, un contesto, un ambiente interattivo che genera energia sotto forma di stimoli, che comunica in attesa di una risposta (la relazione è la base dell’esistenza). Attraverso i sensi cogliamo informazioni
Il contributo dei nostri bambini nel processo di miglioramento continuo della qualità
Il modello biopsicosociale e l’ICF costituiscono un modello teorico ed uno strumento di valutazione insostituibile per lavorare sulla promozione della salute e l’empowerment dei pazienti e delle loro famiglie. Ma cosa significa esattamente? Per comprenderlo è opportuno interpretare la salute non come assenza di malattia, ma come “concetto positivo che valorizza le risorse personali e sociali” (Gadamer, 1994)
Un innovativo servizio al Paverano e al Von Pauer. Cosa sono PICC e MIDLINE
Il PICC è un catetere inserito nel sistema venoso centrale attraverso una vena periferica. In altre parole è un tubicino costituito di materiale ad alta compatibilità, di calibro solitamente compreso tra 1 e 2 mm, inserito in una vena del braccio la cui punta viene
Guarire con la poesia
Negli anni 70 del XX secolo che la poetessa americana, Ruth Lisa Schechter, instancabile visitatrice di strutture psichiatriche degli USA, inizia a proporre l’espressione poetica come momento terapeutico per le persone con disturbo psichiatrico.
Lisa Schechter non solo leggeva ai suoi pazienti le poesie che aveva selezionato per loro ma li spingeva anche ad attingere al proprio mondo interiore e a scrivere, riappropriandosi di un linguaggio
In Memoria
Raccomandiamo alle preghiere dei nostri lettori gli amici, i benefattori e gli assistiti mancati da poco o dei quali ricorre l’anniversario della morte, in particolare: sig. Alfonso Dufour, sig.ra Angela Solari ved. Queirolo, sen. Antonio Boggiano Pico, avv. Domingo Rapallo, sig. Pietro Ravano, sig. Giorgio Pisotti, sig.ra Giovanna Gambaro Ravano, sig.ra Maria Licomati, sig.ra Vincenza Martorana, sig.ra Letizia Rovetta, sig.ra Maria Maragliano, sig.ra Severina Vegni, sig.ra Maria Cabella, sig.ra Margherita Zoccheddu, sig.ra Fernanda Sacchini.
Un omino (San Luigi Orione)
Un omino basso e minuto
ricco di umanità e cuore
che ha accolto chi ha bisogno di aiuto
regalandogli tanto amore.
Il dire rimane ambiguo, solo il fare è decisivo
Un pensatore famoso, sociologo e filosofo, scomparso di recente, parlando della attuale società moderna in un suo scritto, l’ha definita “liquida”. Una definizione che ha fatto colpo, che si è imposta rendendo famoso l’autore e di fatto ormai passata nel linguaggio comune.
Fidarci della Provvidenza
Davanti a certe situazioni dell’esistenza non possiamo non fidarci della Provvidenza di Dio che, nei nostri affanni, si prende cura di noi. Una definizione di Divina Provvidenza la dà Giovanni Damasceno:
Omelia di S.E. il Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova
Sia lodato Gesù Cristo!
Un saluto cordiale e affettuoso pieno di gratitudine e stima a voi, carissimi confratelli, figli di Don Orione, della Divina Provvidenza, al padre Direttore, al padre Parroco e a tutti quanti voi della comunità che qui risiedete, risiedete come una luce che porta avanti e alimenta nel tempo la luce di Don Orione, un grande dono per la Chiesa universale e, lasciatemi dire, per noi genovesi, per Genova.
Un saluto che non sa di addio
Il 29 giugno, festa dei santi Pietro e Paolo, Don Alessandro D’Acunto, direttore della comunità orionina genovese negli ultimi sei anni, torna a ricoprire l’incarico di economo nella provincia religiosa Madre della Divina Provvidenza che, da Roma, guida le strutture italiane e di alcuni siti missionari. Proprio per la nuova mansione manterrà un contatto con Genova che presumiamo non solo doverosa, perché il suo stare in mezzo a noi non è stato unicamente lavoro, preoccupazioni, corsa, ma condivisione di vita con tutti e ciascuno, a partire dai più “poveri”, inserendo nel termine ogni manchevolezza. Sono i più teneri.
Grazie, Don Alessandro, a presto.
Del sostituto diremo nel prossimo bollettino.
Una Piazza per Frate Ave Maria
A Pogli di Ortovero, come da tradizione, con la festa di Santa Rita si festeggia anche il venerabile frate Ave Maria, eremita cieco della Piccola Opera della Divina Provvidenza, probabilmente il cittadino più illustre del paese. A presiedere le celebrazioni Don Fulvio Ferrari, economo generale, che ha preso parte anche all’intitolazione di una piazza accanto alla chiesa parrocchiale.
La processione, nel pomeriggio, è stata guidata da Don Alessandro D’Acunto, direttore del Piccolo Cottolengo Genovese, in una delle ultime incombenze prima del passaggio ad economo provinciale.
Amerigo Spaggiari
Amerigo, detto “il Professore”, icona di Quarto Castagna, significa la sua gratitudine per l’attenzione riservata ai suoi 96 anni. Festeggiamenti, congratulazioni, solidarietà. Ha recitato una prolusione commemorativa con simpatica effusione, sillabando un motivetto, una canzone. Non è mancata la deliziosa danza con l’ineffabile Larissa. Amerigo già intravvede l’onomastico del prossimo anno. Grazie a tutti: parenti, amici, compagni di ventura del reparto “Frate Ave Maria”. Grazie a te, Larissa, compagna affettuosa.
Come memento la tradizionale commemorazione dell’animatrice Maria Grazia. “Ad maiora”.
Festa a casa dei genitori
Chi è nato in una famiglia numerosa ricorda il piacere di ritrovarsi, ormai adulti, con i fratelli, le sorelle ed i tralci susseguenti. La madre, soprattutto, rappresenta, come da bambini,
UN MANUALE SUL PROGETTO DI VITA: LA PROCEDURA DELLE PROCEDURE (2a parte)
Progettare una vita di qualità
Nel corso degli anni, a fronte dell’evoluzione delle prospettive etiche ed antropologiche, si è manifestato un profondo cambiamento dei modelli e delle pratiche assistenziali e di trattamento a favore
Dott. Gian Luigi Francardo
È mancato ad aprile e, se i necrologi sono segno della stima conquistata, non ha bisogno della nostra pur sentita partecipazione. Tuttavia ci sembra un dovere di riconoscenza nei confronti della moglie Nicla e dei figli dire almeno il legame storico che li lega al Piccolo Cottolengo genovese,