Negli ultimi anni la famiglia orionina si è trovata a dover far fronte a diversi cambiamenti per quanto riguarda il tipo di utenza a cui ci si rivolge ed infatti sono entrate a far parte della nostra realtà persone con disabilità acquisite. Proprio da qui dopo diverse riflessioni si è pensato che per loro ci volessero stimoli diversi che li facessero sentire più a loro agio in un ambiente diverso dalla famiglia di provenienza o comunque diverso dalla realtà cui sono abituati, farli sentire quindi parte attiva all’interno della nostra comunità.
E’ necessario quindi sollecitare, motivare, sottoporre l’ospite a stimoli che favoriscano le interazioni sociali, l’autonomia e l’ indipendenza, aiutandolo a mantenersi il più attivo possibile sia fisicamente che psichicamente. Le attività di gruppo, possono rappresentare un ottimo mezzo per evitare la tendenza all’isolamento e riconsiderare l’importanza del prossimo, mitigare le spigolosità del carattere e confrontare i propri punti di vista, facendo percepire al singolo di essere parte integrante di un gruppo.
Dopo tutte queste riflessioni lo stimolo più appropriato che è parso utile allo scopo è stato la realizzazione di una rivista interna realizzata direttamente dalle ospiti. Il punto di partenza come detto in precedenza era la disabilità acquisita ma, nel continuo elaborare le varie iniziative ed idee si è pensato di coinvolgere in toto tutto l’Istituto e quindi rep. anziani e rep. disabili creando un gruppo misto grazie alla collaborazione di educatori ed animatori che vi operano all’interno.
Nel fare ciò si lavorerà insieme nel rispetto delle diverse personalità ed individualità tenendo conto delle diverse disabilità presenti. Varietà vista come fonte di crescita e non limitazione. Le capacità di ognuno saranno utili in misura diversa ma non per questo meno importanti per lo scopo finale e la realizzazione della rivista non sarà altro che il mezzo per raggiungere il miglioramento della propria qualità di vita ( unico concetto che racchiude in se tutto l’essere di una persona). Ognuno metterà in campo le proprie abilità e capacità sentendosi utile e parte di un progetto collettivo e il progetto si propone come stimolo nel cambiamento in positivo delle loro giornate passate in una maniera diversa, non scandite dalla solita routine, che se per certi aspetti può essere di aiuto per alcuni momenti della giornata o per le diverse patologie presenti, per altri aspetti può rendere apatici, non propositivi.
L’impronta che si intende dare è quella di una rivista di tipo narrativo ( la domanda chiave sarà:<< Tu cosa vuoi scrivere, cosa ti piacerebbe scrivere, fare, realizzare, commentare, fotografare, ecc.) lasciando libero spazio interpretativo della notizia, del racconto ecc.. e se verrà espresso il desiderio di commentare notizie ed eventi (dando uno stampo più giornalistico), questo sarà sicuramente esaudito proprio perché è considerata una libera scelta da parte dell’ospite/i.
Si creeranno momenti di aggregazione settimanale per la riunione del comitato di redazione in uno spazio adibito allo scopo, dove gli ospiti coinvolti sceglieranno, discuteranno, valuteranno, scriveranno, apporranno modifiche agli articoli scelti e ne cureranno la parte grafica nei dettagli.
Si promuoverà la rivista tramite pubblicità e con punti fissi dove saranno distribuite le copie e inoltre si cercherà di far si che le ospiti sponsorizzino la rivista anche nei diversi spazi comuni all’interno dell’istituto con la supervisione di uno o più educatori che regolarizzeranno questi momenti. L’avventura ha già avuto inizio nel mese di Agosto con la prima uscita che ha avuto riscontri positivi grazie alla collaborazione di tutti e ora non ci resta che continuare..
Capofila del progetto: l’educatrice Parasiliti Barbara