Un aggregato particolare
Don Carlo Alferano pare fosse un sacerdote a dir poco curioso. I buonisti che lo conoscevano potevano coprire le sue stranezze con scuse difficilmente sostenibili.
Ad esempio voi, cosa pensereste di un vice parroco che, presi due grossi pali, li unisce, ne fa una croce e, issatala sulla spalla, scalzo e con una corda al collo, la trascina per le strade principali di Alessandria? Ben pochi potevano accettare come giustificazione il suo incondizionato amore al Divin Crocifisso. Ad esser tanto buoni il massimo che gli si poteva concedere era l’originalità. Don Orione però aveva il dono di riconoscere le persone dal di dentro. Forse per aiutarlo, già nel 1919 lo inserì in una casa dell’Opera a Reggio Calabria. È curioso la sua missione si sia poi svolta fra famiglie calabresi. Era un bravo predicatore, tant’è vero che agli esercizi spirituali orionini del 1921 non sfigurò di fronte a Mons. Cribellati, già molto apprezzato nel settore.
Per diverso tempo i suoi interventi furono considerati tradizionali nell’Opera, come “la stangata al demonio” e il “carrettino”. In quest’ultimo Don Carlo paragonò la Piccola Opera della Divina Provvidenza ad uno dei carretti con cui la povera gente effettuava i traslochi il giorno di San Valentino: deboli, sbilenchi, cigolanti, caricati all’inverosimile per l’altezza del cumulo e per il peso. Ad ogni giro di ruota pencola, s’inflette, ogni piccolo intoppo rischia di farlo rovesciare. Le comari scuotono il capo mormorando: non arriverà! Tuttavia, quando il disastro è certo, ecco una mano provvidenziale poggiarsi sul punto giusto riassestando l’insieme. Il Fondatore lo fece proprio, aggiungendo solo un nome per individuare quella mano: la Divina Provvidenza.
Seguirono trent’anni in Brasile ricchi di lavoro e di impegni, al servizio di una numerosa comunità cristiana emigrata dall’Italia e bisognosa, col pane, d’un conforto religioso. È stato un cammino crocifisso, più lungo e sofferto del primo, specie quando le forze cominciavano a cedere. Ecco allora il rientro a casa, in varie sedi, per conchiudere da noi, a Bogliasco, Quezzi, Salita Angeli.